TORNEO DEBATE “PREMIO CROCE”, SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE: GIOVANI TALENTI A CONFRONTO A POPOLI TERME

Con entusiasmo, spirito critico e un’ampia partecipazione si è conclusa la prima edizione del Torneo di Debate “Premio Croce”, svoltasi sabato scorso nella suggestiva cornice dell’Istituto Omnicomprensivo di Popoli Terme. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Hubruzzo, si inserisce nel prestigioso contesto del Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce” e ha visto protagonisti studenti provenienti da dieci scuole superiori di Abruzzo, in rappresentanza delle città di Avezzano, Atri, Popoli, Lanciano, Castel di Sangro, Chieti, Pescara, Teramo e Sulmona.

A trionfare è stato il Liceo Classico “Delfico-Montauti” di Teramo, grazie alla brillante performance di Luca Sinigaglia (5H), Marco Canosa e Federico Maria Mancini (3H) e Rachele Di Pietrangelo (IVH), guidati dalla professoressa Cinzia Cimini con il supporto della collega Paola Ciunci. Al secondo posto si è classificato il Liceo Classico “G.B. Vico” di Chieti, con Francesco Paolo Barbacane (5B), Lorenzo De Frenzi e Stefano Pelliccia (2D). Sul gradino più basso del podio, il Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona. Il titolo di Best Speaker è stato assegnato a Silvia D’Orazio, studentessa dell’Istituto “De Titta-Fermi” di Lanciano.

I dibattiti si sono svolti secondo la formula del World Schools Debate, che prevede interventi di sei minuti e repliche di tre minuti. Il tema oggetto del confronto – “l’inclusione o meno dei Patti Lateranensi nella Costituzione italiana” – ha offerto l’opportunità ai giovani partecipanti di cimentarsi su una questione complessa, tra storia, diritto e attualità. I ragazzi hanno dimostrato padronanza, spirito critico e ottime capacità argomentative, confermando il valore formativo di questo tipo di esperienze.

A sottolineare l’importanza dell’evento sono intervenuti alcuni dei promotori.

Pasquale D’Alberto, presidente del Premio Croce, ha dichiarato:
“La straordinaria risposta di scuole, studenti e docenti conferma la rilevanza del pensiero critico e del dibattito nella formazione dei cittadini di domani. Benedetto Croce ha sempre sottolineato l’importanza di un confronto aperto e costruttivo, e questo torneo ne è una testimonianza concreta.”

Raimondo Castellucci, direttore generale della Fondazione Hubruzzo, ha evidenziato:
“Come Fondazione, il nostro impegno è promuovere iniziative che valorizzino il patrimonio culturale e le risorse umane della regione Abruzzo. Il Debate rappresenta uno strumento formativo di grande impatto: vedere i giovani confrontarsi con passione su temi d’interesse pubblico ci conferma la bontà del nostro sostegno.”

Claudia Di Donato, referente organizzativa del torneo, ha espresso soddisfazione per l’esito:
“Organizzare questo evento pilota è stato un viaggio entusiasmante. La risposta degli studenti e il supporto degli enti coinvolti hanno superato ogni aspettativa, segno che la nostra comunità scolastica è pronta a investire nel Debate come leva didattica e culturale.”

Infine, Angela Di Bono, presidente della sezione Abruzzo della Società Nazionale Debate Italia, ha sottolineato:
“Da anni lavoriamo per diffondere la pratica del Debate in tutto il territorio abruzzese. Vedere il Premio Croce aprirsi a questa disciplina è un passo importante, destinato a lasciare un segno significativo nella formazione dei giovani e nella promozione del pensiero critico.”

Questa prima edizione del torneo segna un momento storico: per la prima volta, infatti, il Debate entra ufficialmente nel programma del Premio Croce, aprendo nuove prospettive per la valorizzazione del pensiero critico e dell’eredità culturale del grande filosofo abruzzese. Gli organizzatori hanno già annunciato l’intenzione di dare continuità all’iniziativa, con l’obiettivo di coinvolgere un numero sempre maggiore di istituti e studenti in futuro.

Il torneo ha posto l’accento su quattro pilastri fondamentali:

  • Sviluppo del pensiero critico, attraverso l’analisi e la discussione di argomenti complessi;

  • Potenziamento delle competenze comunicative, tramite l’esercizio dell’oratoria e dell’ascolto attivo;

  • Valorizzazione del patrimonio culturale, grazie al legame con la figura e il pensiero di Benedetto Croce;

  • Promozione della cittadinanza attiva, attraverso il confronto su temi di rilievo sociale e civile.

Un successo destinato a crescere, nel nome del confronto, della cultura e della formazione delle nuove generazioni.

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