MASSAGGI OSÉ A DOMICILIO, RIDOTTA LA PENA PER UN 52ENNE DI GORIANO
GORIANO SICOLI – Due anni di reclusione, risarcimento da definire in sede civile e pagamento delle spese processuali. È questa la condanna inflitta dalla Corte d’Appello dell’Aquila ad Amir Hossein Yekehfallah, 52enne di origini iraniane, riconosciuto colpevole del reato di violenza sessuale nei confronti di una donna di 36 anni, residente in Valle Subequana.
La sentenza dei giudici di secondo grado ha ridotto sensibilmente la pena rispetto ai sei anni stabiliti dal Tribunale di Sulmona nel dicembre 2022, riconoscendo all’imputato alcune attenuanti. I fatti risalgono al primo settembre 2020 e sono avvenuti a Goriano Sicoli, nell’abitazione dell’uomo, dove la vittima si era recata per ricevere un massaggio.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo, approfittando del contesto, avrebbe compiuto un atto di libidine “subdolo e repentino, contro la volontà della vittima e senza accertarsi del suo consenso”, come si legge nel dispositivo della sentenza. Un massaggio che, stando alla denuncia della donna, si sarebbe trasformato in un gesto invasivo e non autorizzato.
La vittima, che ha sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri proprio nell’ultimo giorno utile previsto dalla legge, è stata assistita in giudizio dall’avvocato Antonietta Pace. La difesa dell’imputato, affidata agli avvocati Vincenzo Margiotta e Luigi Di Loreto, aveva chiesto l’annullamento della condanna di primo grado sostenendo che l’uomo non fosse stato consapevole di essere sotto processo. Una tesi rigettata dalla Corte, che ha comunque accolto la richiesta di riduzione della pena, portandola a due anni e disponendo la sospensione.
Un verdetto che non chiude del tutto la vicenda, poiché la quantificazione del risarcimento dovrà essere stabilita in sede civile.