FERROVIA ROMA-PESCARA: AVVIATI I LAVORI PER IL POTENZIAMENTO, MA NON MANCANO LE PROTESTE
È iniziata ufficialmente, con il primo colpo di trivella in cantiere a Brecciarola di Chieti, la realizzazione dei primi due lotti del potenziamento e raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, che interesseranno 13 chilometri di tracciato. Gli interventi riguardano le tratte Interporto d’Abruzzo-Manoppello e Manoppello-Scafa, per un investimento complessivo di 559 milioni di euro. Il progetto prevede il raddoppio della linea, una parte in affiancamento e una parte in variante.
All’inaugurazione erano presenti numerose personalità istituzionali, tra cui il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l’amministratore delegato del Consorzio Eteria spa, Vincenzo Onorato, l’amministratore delegato di Rfi spa, Aldo Isi, e il commissario straordinario per il potenziamento della Roma-Pescara, Vincenzo Macello. A loro si sono uniti anche alcuni sindaci del territorio e altri rappresentanti istituzionali. Marsilio ha definito l’inizio dei lavori come un evento “storico”, sottolineando che, dopo 150 anni, lo Stato torna a investire in infrastrutture ferroviarie in Abruzzo, portando un cambiamento fondamentale per la regione.
“Questo è un cantiere che rappresenta il futuro per l’Abruzzo – ha dichiarato Marsilio – Non basta fermarsi qui. I lavori proseguiranno per molti anni, con sacrifici e impegno, ma siamo determinati a completare l’opera. L’Abruzzo, che fino ad oggi è stato un territorio isolato, finalmente avrà la possibilità di entrare nel XXI secolo, con una ferrovia che lo collegherà meglio al resto d’Italia e all’Europa”.
Il raddoppio della linea porterà a una riduzione significativa dei tempi di percorrenza: da tre ore e mezza a soli due. Aldo Isi, amministratore delegato di Rfi, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per il futuro del territorio: “Oggi si apre un cantiere che rappresenta una vera e propria svolta per la linea Roma-Pescara. Non è stato un processo facile, ma il lavoro di tutti ha portato a questo risultato che darà una prospettiva di crescita per la regione”.
Tuttavia, l’inaugurazione del cantiere non è stata esente da polemiche. Una manifestazione di protesta si è svolta a breve distanza dal sito, con circa 200 persone che hanno esposto striscioni e cartelli con la scritta “No in mio nome”. Tra i manifestanti erano presenti anche politici locali, come il parlamentare Luciano D’Alfonso e i consiglieri regionali Luciano D’Amico, Sandro Mariani, Antonio Di Marco, Erika Alessandrini, e il sindaco di Chieti, Diego Ferrara. Le proteste sono state sollevate principalmente per il tracciato scelto per il raddoppio della linea, che non soddisfa le aspettative di alcuni residenti e amministratori locali.
Francesco Papa, del direttivo del comitato cittadino Comferr, ha spiegato che la contestazione non riguarda il raddoppio in sé, ma la scelta del tracciato: “La nostra preoccupazione è che, a distanza di 30 anni dalla realizzazione dell’interporto d’Abruzzo, non sia stato rispettato l’impegno di spostare la ferrovia più a nord di 200 metri per passare accanto alla struttura logistica, che sarebbe stata la soluzione più razionale”.
Anche il sindaco Ferrara ha espresso disappunto per l’assenza di una variante che riducesse l’impatto ambientale ed economico dell’opera: “Abbiamo proposto una variante che avrebbe avuto un minore impatto, ma siamo rimasti inascoltati. È un peccato, perché l’opera avrebbe potuto essere migliorata”.
Le proteste continuano, mentre i lavori per il potenziamento della ferrovia Roma-Pescara proseguono con l’obiettivo di ridurre i tempi di viaggio e migliorare la connessione tra Abruzzo e il resto del paese. Tuttavia, la questione del tracciato e dell’impatto ambientale rimane un tema caldo per molti abitanti della zona.