
ELEZIONI SULMONA, LA CITTÀ CEDE AL FASCINO DEL COLORE NERO DELLE TOGHE…
di Luigi Liberatore – Altro che toghe rosse. Per chi ama gli scacchi, dico che a Sulmona il “nero muove e vince”, la mossa fatale in cui il nero può dare scacco doppio con la torre e l’alfiere, con la torre, poi, che da’ scacco matto. Gli scacchisti mi perdoneranno per la irrituale intrusione. Provo a dare una immagine pure cromatica alle elezioni comunali di Sulmona in cui, almeno a mio umile parere, saranno rossi e neri a lottare in maniera significativa per la occupazione della prima poltrona di palazzo san Francesco. Ho detto che il “nero” vince non perché io sia convinto e affascinato dal colore, anzi, suppongo e mi auguro in una inversione di colori a fine partita. Io, per chi mi segue, sono un giocatore di scacchi perdente soprattuto per amore dei colori. Torniamo all’analisi principale. L’avvocato Luca Tirabassi, è il candidato sindaco per la destra e per le destre di ogni estrazione il quale ambisce a guidare la città di Sulmona. Luca Tirabassi è presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati presso il tribunale di Sulmona. Alessandro Rotolo, componente del Consiglio dell’ordine forense di Sulmona è candidato consigliere comunale a sostegno di Tirabassi. A corredo del sostegno porta la recente investitura di segretario dell’Udc. Mica storielle. L’avvocato Simona Fusco, candidata sempre a destra alle elezioni di Sulmona, è presidente della commissione pari opportunità, organismo interno al consiglio dell’ordine forense cittadino. E poi ci sono anche i figli: Vincenzo Di Cesare, candidato per Fratelli d’Italia, è il secondogenito del got Annamaria De Sanctis e dell’avvocato Luigi Di Cesare. A volare basso, possiamo intercettare Andrea Gerosolimo o anche Uberto Di Pillo, avvocati di solido spessore e di spiccata intelligenza, quali sostenitori del collega Luca Tirabassi. Non suoni per loro accostamento mediocre, soprattutto perché usciti da una scuola di alto profilo, quella dell’avvocato Giovanni Margiotta che avrebbe preso a pedate me prima degli altri per l’irrituale visione. Bene. Volevo dirvi cari lettori che il “nero”, il colore del potere sotto ogni epoca, si porta dietro mezzo tribunale di Sulmona alle prossime elezioni comunali, tenendo discosti ovviamente i magistrati che nulla hanno a che spartire con la disputa civile e atea della città. Il “nero muove e vince”? Può essere. Tuttavia so che esiste una mossa difensiva estrema: “L ‘arrocco”. Può essere vincente, ma non ditemi come si fa.
se se, fagli gli auguri allora caro giornalista.
O non credi al detto “chi entra Papa esce cardinale” sotto gli affreschi di Michelangelo?
Con tutti questi avvocati e Geronimo, non possono che vincere e inciucciare come al solito.