TERREMOTO NEL SUD-EST ASIATICO: IL RACCONTO DI PAOLO PUGLIELLI, A BANGKOK CON LA MOGLIE E IL FIGLIO
Nel numero di ieri de Il Centro, è stata pubblicata in esclusiva l’intervista a Paolo Gastone Puglielli, romano residente a Pratola Peligna, che ha raccontato i momenti drammatici vissuti a Bangkok insieme alla moglie Zaira Silvia Gualtieri e al figlio Luca, che lavora nella capitale thailandese come responsabile dell’area marketing che si occupa di cibo.
“Il momento più drammatico è stato nel centro commerciale: tremava tutto, oscillava tutto e la gente correva nel panico“, ha dichiarato Puglielli. “Persone di 70-80 anni che non avevano mai vissuto nulla di simile erano terrorizzate. Alcuni correvano, altri venivano travolti dalla folla. È stato impressionante“.
Le crepe nei palazzi e la paura nelle strade
Tornato nella sua abitazione, un grattacielo di 25 piani, Paolo Gastone Puglielli ha trovato pareti completamente crepate. “Abbiamo dormito in albergo, perché la casa, seppur non crollata, era inagibile”.
“Bangkok non è abituata a questo tipo di eventi – ha aggiunto – ma la risposta è stata incredibilmente rapida: la polizia ha gestito il traffico, i centri commerciali hanno distribuito acqua e assistenza. Ho visto una città impaurita, ma anche organizzata e solidale”.
Lutto per le vittime a Bangkok
Anche la capitale thailandese ha pianto le sue vittime. Un operaio birmano è morto nel crollo di un grattacielo in costruzione, in pieno centro. “Non siamo riusciti ad avvicinarci per motivi di sicurezza – ha spiegato Puglielli – ma ci vorranno mesi per recuperare i corpi”.
La vita continua, ma resta il timore
Nonostante la paura, Luca Puglielli, ha deciso di rimanere in Thailandia per continuare la sua attività, anche se dovrà restare in hotel, almeno per un paio di mesi, a causa dei danni subiti dalla sua abitazione.
“Non ha mai pensato di andarsene. È la sua vita, il suo lavoro. E dopo lo choc iniziale, sta andando avanti“, ha raccontato il padre.
“Una solidarietà che ci ha colpiti”
Paolo Gastone Puglielli ha infine voluto evidenziare la solidarietà dimostrata dalla popolazione thailandese. “Quello che mi ha colpito è stata la capacità della gente di aiutarsi, nonostante la paura. Una cosa che non si dimentica facilmente“.
Nel 2009, durante il sisma dell’Aquila, Paolo si trovava a Pratola Peligna. “È stato diverso, ma vedere una metropoli come Bangkok reagire così bene mi ha dato fiducia”.
Il bilancio si aggrava in Myanmar
Continua a salire, inesorabilmente e drammaticamente, il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito il sud-est asiatico. La scossa di magnitudo 7.7 registrata venerdì scorso ha devastato ampie zone del Myanmar e della Thailandia. Le autorità della giunta militare al potere a Naypyidaw dal colpo di Stato del 2021 hanno confermato finora 3.085 morti, 4.715 feriti e oltre 300 dispersi. Nel caos e nella disperazione, è arrivato anche l’annuncio di un cessate-il-fuoco temporaneo nella guerra interna tra l’esercito e le milizie etniche, per consentire i soccorsi nelle zone più colpite.