L’EPISTOLARIO DI MADAME: DELITTO E CASTIGO

Dal Diario di Madame.

Caro Diario, molte di Noi vengono massacrate nel nome del possesso scaduto. Da uomini che per amore intendono gabbie, alcune anche dorate, dove la cosiddetta gelosia sembra nobilitare ogni violenza. La Gelosia, appunto: il delitto dei primordi, quando la regina della casa doveva vivere dentro quattro mura; partorire e passare da marito a fratello in caso di scomparsa del primo. Schiave senza esserlo nate. Per scelta non degli Dei, né degli Dii che gli umani maschi dalla notte dei tempi si creano a loro immagine e somiglianza. Ebbene, Mio Diario, io son donna e per difesa della mia vita fisica e mentale ho anche subito angherie. Sempre giustificate da quell’eccesso d’amore dietro al quale si nasconde la violenza psicologica e fisica dettata dall’idea di un possesso, come un oggetto di proprietà. Ma il castigo per ogni uomo di siffatta specie e natura, è comunque dentro di noi. Siamo libere con i capelli al vento. Lo siamo con la nostra nudità. Dentro portiamo la vita. Quella vita che negano nel nome di un Dio umano che di certo non ha paura di noi e che non scaglia pietre, ma lancia petali odorosi perché da noi generato. Siamo a volte condannate e sorreggere il mondo, a risolvere i grovigli umani più complicati, ad allattare i cervelli di menti obnubilate dalle frustrazioni del potere del fallo: totem putrescente di ogni mancata verità.

Mio Diario, amare ed essere amate è celestiale. Rifiutare ogni forma di costrizione, divino. Siamo quel che anche se non appare è: le genitrici del Mondo, coloro che hanno voluto conoscere il sapore del frutto dell’albero della verità; che hanno raccolto la feccia per trasformarla in concime di fertilità. Ed eccomi, alla soglia dei 40 anni, sola a ricordare a me stessa che una carezza ed un sorriso sono simboli di Verità. Agli occhi di Dio noi siamo creatrici e creato. Agli occhi di certi uomini, meretrici e portatrici di ogni peccato. Come dire che le colpe risiedono tutte nella nostra intimità. Quella carne che genera calore e vita; prima Paradiso, poi Inferno per un basta così, o un semplice No. Mi sento parte dell’universo femminile  che feconda il creato. Di quel genere umano che porta nella mente e nel corpo l’idea stessa di Libertà.

Madame

 

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