LUCA TIRABASSI COME NELLA PASSATELLA: PADRONE E SOTTO…
di Luigi Liberatore – Il linguaggio dell’osteria è quello che più mi intriga nella vicenda di questa mattina che ha visto l’Ordine forense presso il tribunale di Sulmona, dopo la relazione istituzionale da parte del presidente dell’Ordine degli avvocati, proseguire i lavori a porte chiuse. Sì, proprio così. I giornalisti sono stati sbattuti fuori dopo la relazione preliminare di Luca Tirabassi sull’argomento di stretta attualità che da tempo è a cospetto dell’assemblea degli avvocati: la lotta per tenere in piedi il tribunale di Sulmona che sic stantibus rebus è destinato a morire a fine anno come quelli di Avezzano, Lanciano e Vasto. Prima che si chiudessero le porte, il relatore ha ribadito che il Governo si appresta a portare a termine il disegno di legge al cui interno, nell’ambito della revisione della geografia giudiziaria, è previsto il salvataggio dei tribunali minori. Come quello di Sulmona, appunto. Poi fuori tutti. Solo dopo si è saputo che alcuni avvocati hanno fatto presente al presidente dell’Ordine, cioè al collega Luca Tirabassi che è il candidato sindaco per la destra alle prossime elezioni di Sulmona, l’opportunità di una sua dimissione dalla carica forense. Non foss’altro per tenere separata la funzione istituzionale ricoperta da quella politica di aspirante sindaco. Riportiamo le notizie così come ci sono state riferite, secondo cui Luca Tirabassi ha ribadito ai colleghi di voler restare al suo posto e di non ravvisare nessun conflitto di interessi con la candidatura a sindaco di Sulmona. Presumo che lo abbia sancito anche affidandosi alla locuzione cara al linguaggio leguleio giusto per non guastare l’austerità del luogo: Hic maneo optime! D’accordo. Con tutta la difficoltà che il latino ci riserva, abbiamo comunque inteso che la pronuncia equivale al gioco di carte e di bevute come nella “passatella” in cui il padrone fa anche da sotto, cioè dispone a piacimento. Bene. A rafforzare la tesi per cui non ci sarebbe contrasto tra le funzioni di presidente dell’Ordine degli avvocati e candidato sindaco per la città sede del tribunale, cioè Sulmona, Luca Tirabassi ha fatto sapere di aver chiesto un parere allo stesso Consiglio dell’Ordine di cui è presidente. Suppongo che l’Ordine abbia dato il nihil obstat, e pure in questo caso dico che non ho mai sentito di avventori lamentarsi con l’oste per la qualità del vino. Tutto chiaro, meno il fatto che l’assemblea dell’Ordine degli avvocati abbia deciso di proseguire i lavori a porte chiuse. Circostanza inusuale, soprattutto in clima di elezioni cittadine.