RETTIFICA
di Massimo Di Paolo – In merito all’articolo pubblicato, a mia firma, in data 13/06/2024 sulla testata ReteAbruzzo, dal titolo “Cogesa: chi dice e chi tace”, alla luce di una più serena e più meditata riconsiderazione della problematica, rilevo l’esigenza di talune, essenziali precisazioni. Detta esigenza trova fondamento dalla verifica di fatti e accadimenti valutati e considerati in modo errato dal sottoscritto tanto da indurre conclusioni inopportune e non vere circa l’accusa, rivolta all’ex Sindaco, alla compagine di Giunta e alla ex maggioranza consiliare, di avere perseguito, con esplicito riferimento alla Società Cogesa, il disegno di “occupare un posto in più alla tavola della partecipata” dando loro atto, con la presente, di avere agito nell’interesse pubblico e nell’intento di promuovere il risanamento finanziario della Società. Analoghe inesattezze, rispetto alle quali non intendo esimermi dalle più sentite scuse, sono state rivolte al Dott. Gianfranco Di Piero e alla maggioranza che sosteneva la sua azione di governo con riferimento al tema inerente all’impatto ambientale dell’impianto di smaltimento dei rifiuti e ai possibili riverberi a detrimento della salute della popolazione. In tutta onestà e alla luce di una complessiva riconsiderazione della vicenda e degli aspetti di natura medico-scientifica a questa connessi, devo riconoscere che, su precipuo impulso dell’ex Sindaco, la ex maggioranza di Palazzo S. Francesco ha agito con tempismo, senso di responsabilità e marcato interesse rispetto alle esigenze di tutela della salute dei cittadini. Allo stato attuale, riconosco che i reiterati controlli di ARTABRUZZO – Agenzia Regionale per la tutela ambientale e il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità scaturiscono unicamente dall’iniziativa dell’ex Sindaco e dalla sensibilità della sua maggioranza e che l’azione dell’Amministrazione si è rivelata adeguata e lungimirante. Del resto, gli ulteriori, specifici e mirati controlli dell’ARTA sull’impianto (concordati, all’esito delle opportune intese, dall’ex Sindaco con gli organi dirigenti di ARTA e del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo) hanno asseverato che la discarica di Noce Mattei non rilascia sostanze contaminanti che possano definirsi in termini di nocività per la salute della collettività.
Pertanto, fermo restando il dovere dell’attenzione sulle problematiche della salute (al riguardo ben agirebbe la prossima amministrazione comunale nel tener vivo il fruttuoso contatto con l’ISS) e ferma restando la necessità di una capillare azione di campionamento ed analisi delle acque sotterranee e superficiali del territorio (parimenti richiesta dall’ex Sindaco), si è rivelata allarmistica e fuorviante la semplicistica perorazione, pure invocata nell’articolo, affinché si procedesse alla sbrigativa chiusura della discarica.
Infine, ritengo in scienza e coscienza, di non esimermi dalle più che doverose scuse in merito al riferimento “alla filiera di interessi e collusioni che uniscono l’appalto della mensa scolastica, la cittadella della sicurezza, la villetta in via tratturo, la scelta del candidato sindaco” riconoscendo all’ex sindaco, alla ex giunta e agli ex consiglieri di maggioranza di avere sempre operato con personale disinteresse e in piena ed assoluta aderenza ai dettami di legalità e trasparenza.