Il DIBATTITO SULL’AUMENTO DELLE TASSE A CAUSA DEL DISAVANZO NELLA SANITÀ ABRUZZESE : INTERROGHIAMOCI ANCHE SU ALTRO ! 

di Ferdinando Di Orio
Sicuramente l’aumento delle tasse per colmare il disavanzo della sanità è un fatto molto negativo per i cittadini abruzzesi che devono farsi carico out of pocket di errori gestionali accumulati nelle varie amministrazioni regionali .
Con l’intento di contribuire ad una pacificazione dei contrasti in atto e per qualche minima competenza, credo di essere tuttora l’unico esponente abruzzese ad essere stato componente in ruoli di rilievo del Consiglio Superiore di Sanità, in un campo in cui discettano tutti, anche in modo imbarazzante , vorrei esprimere alcune riflessioni.
La prima è che il governo,o il mancato governo della sanità, si fa con i numeri che sono di una evidenza straordinaria ma che comunque comportano un grande lavoro di studio e di approfondimento. Molto meglio gli slogan chiacchiericci e ideologici. Ho letto dí interventi assolutamente eccentrici, sicuramente non per mala fede ma semplicemente perché studiare e’ molto noioso. Certo sarebbe stato più opportuno, lo avrei fatto volentieri se non fosse per l’immeritata conventio ad esludendum, confrontarsi con questi volenterosi apprendisti della gestione sanitaria fondata sulla statistica, sulla demografia e sulla epidemiologia materie del tutto sconosciute nel dibattito politico. Allora vorrei proporre non a chi si occupa di politica da più tempo ed è smaliziato, natura et definitio, ma ai più giovani, entusiasti di occuparsi della cosa pubblica, di procurarsi le serie storiche della spesa pubblica in sanità dal 2014( tandem D’alfonso-Paolucci ) al 2023 (tandem Marsilio-Veri’)Questi giovani potranno capire abbastanza agevolmente che quello attuale è l’esito di un lungo percorso nato almeno dieci anni fa’. Potranno scoprire le falle di un sistema , mai gestito con una programmazione oggettiva dei territori abruzzesi che non tenesse conto delle spinte clientelari e delle scelte dettate da interessi di parte . Ad esempio che la nostra rete ospedaliera è semplicemente il frutto di favori politici e non di esigenze dei territori .
A proposito di esigenze dei territori propongo un tema che potrebbe unire tutti gli abitanti della provincia dell’Aquila e della zona interna della provincia di Teramo, l’ emarginazione delle zone interne rispetto alle zone costiere . Noteranno come le nostre zone sono state penalizzate rispetto alle zone di Chieti-Pescara  in termini di investimento e di scelte strategiche.
Prego i nostri giovani politici di guardarsi intorno e di fare un banale confronto tra ciò che ci e’ stato riconosciuto in questi anni e ciò che è stato elargito con generosità agli abitanti delle zone costiere della nostra Regione . Cito solo alcune delle “chicche” sperequative : la costruzione di nuovi ospedali, annunciati 19 anni fa come imminenti (Avezzano) e dell’ospedale dell’Aquila , concluso dopo 29 anni di costruzione per volontà del rappresentante aquilano nel Senato della Repubblica nella totale indifferenza della Regione Abruzzo, dei processi di aziendalizzazione , del ruolo della Facoltà Medica dell’Aquila rispetto a quella di Chieti-Pescara, della medicina del territorio, della prevenzione, ecc.
Si può sperare di avere un dibattito oggettivo su queste materie? Ma vi prego non parlate di “campanilismo”.

One thought on “Il DIBATTITO SULL’AUMENTO DELLE TASSE A CAUSA DEL DISAVANZO NELLA SANITÀ ABRUZZESE : INTERROGHIAMOCI ANCHE SU ALTRO ! 

  • Come no!
    Il fatto che la politica manca del suo principio fondamentale ovvero cercare di far star bene tutti (e non solo i propri fan). Aumentare le tasse (anche se hanno promesso il contrario) e il metodo più semplice. Ovviamente chi sta bene sta bene.
    Come diceva il famoso Marchese del Grillo: io so io e voi non siete….

    Risposta

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