DUE GIOVANI MEDICI PER SULMONA E CASTEL DI SANGRO, GRIMALDI: “UN PASSO AVANTI PER GLI OSPEDALI DELLE AREE INTERNE”

Due nuovi giovani medici rinforzeranno a breve i reparti di Medicina degli ospedali di Sulmona e Castel di Sangro. La conferma arriva dal presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Alessandro Grimaldi, che al quotidiano Il Centro ha dichiarato: “L’arrivo di due medici è un aiuto per i reparti, in sofferenza per la carenza di personale”.

Un aiuto, ma non la soluzione

L’inserimento di nuovi medici rappresenta un segnale positivo per i due ospedali, ma Grimaldi avverte che la mossa da sola non è sufficiente a risolvere le criticità di fondo. “Il problema principale resta il sottofinanziamento – spiega Grimaldi – con un sistema regionale che distribuisce le risorse basandosi sul numero di abitanti. Questo penalizza le aree meno popolate, dove mantenere attivi gli ospedali costa di più”.

Sulmona e Castel di Sangro, presidi da salvare

Gli ospedali di Sulmona e Castel di Sangro sono, secondo Grimaldi, due esempi emblematici di questa situazione: “Chiudere queste strutture significherebbe lasciare sguarniti interi territori del loro presidio sanitario, con conseguenze gravi per le comunità locali”.

Difficoltà ad attrarre giovani medici

Uno dei problemi più rilevanti riguarda la scarsa attrattività degli ospedali periferici. I giovani medici tendono a preferire le grandi città, dove le condizioni di lavoro e le opportunità di carriera sono migliori. Per contrastare questa tendenza, l’Ordine dei medici sta collaborando con la Asl e le istituzioni locali per rendere più competitivi gli ospedali delle aree interne e garantire il ricambio generazionale.

Servizi sanitari e spopolamento

L’arrivo dei due medici è un primo passo, ma la strada è ancora lunga. Grimaldi evidenzia l’importanza di servizi adeguati per contrastare lo spopolamento: “Se mancano l’ospedale, l’ambulatorio, l’ufficio postale e la scuola, le persone se ne vanno, perché non ci sono più le condizioni per vivere in maniera dignitosa”.

Una sfida per il futuro

Rafforzare gli ospedali di Sulmona e Castel di Sangro è dunque essenziale, non solo per garantire cure adeguate ai cittadini, ma anche per preservare la vitalità di territori che rischiano di essere progressivamente abbandonati. “Ogni medico che scegliamo di portare in un ospedale periferico è un tassello di questo progetto. Non è semplice, ma con l’impegno congiunto di politica, istituzioni sanitarie e comunità locali, possiamo vincere questa sfida”, conclude Grimaldi.

One thought on “DUE GIOVANI MEDICI PER SULMONA E CASTEL DI SANGRO, GRIMALDI: “UN PASSO AVANTI PER GLI OSPEDALI DELLE AREE INTERNE”

  • Due medici, pochissimo.
    La sanità soffre sempre di più.
    Aumenteranno le tasse regionali questo si che che è una notizia certa.

    Risposta

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