E’ MORTO ALDO RONCI, ATTENTO STUDIOSO DELL’ECONOMIA REGIONALE
Sulmona perde un affermato uomo di studi, conosciuto in tutto Abruzzo e da sempre stimato come persona integerrima. Si è spento stamane Aldo Ronci, 82 anni, colpito da tempo da una grave malattia. Ronci con cadenza periodica consegnava alla politica e all’informazione i suoi studi sullo stato economico dell’Abruzzo, della città di Sulmona e del territorio del Centro Abruzzo, allo scopo di sollecitare impegno, strumenti e mezzi per affrontare le crisi in atto e porvi rimedio efficace. Legato profondamente alla città e al territorio Ronci ha sempre messo in guardia politici e amministratori sui mali che affliggono Sulmona e il comprensorio. In particolare, in questi ultimi anni, aveva avvertito la gravità dello spopolamento del territorio, con tutte le sue naturali conseguenze. Negli anni Ottanta, con la sua umiltà ed il suo equilibrio, Ronci fu anche impegnato in politica, rivestendo per un periodo la carica di segretario del Psi sulmonese e membro del comitato di gestione della Asl, distinguendosi per il suo equilibrio e la sua integrità morale. Dopo un’importante carriera da insegnante, si è dedicato alla ricerca, diventando autore di numerosi report sull’economia abruzzese e denunciando con forza le cause del declino della regione e come detto, al preoccupante spopolamento delle aree interne.
Nel gennaio 2023, era tornato in Valle Peligna per partecipare a un convegno a Bugnara dedicato proprio allo spopolamento, ricevendo un riconoscimento per il suo lungo impegno nello studio dei fenomeni sociali ed economici del territorio peligno-sangrino. Ronci era noto per il suo forte senso morale e per la dedizione alla sua terra, valori che ha mantenuto anche nel suo impegno politico e amministrativo. Persona riservata e immersa nei suoi studi, ha continuato le sue ricerche anche dopo aver scoperto la malattia che lo aveva colpito.
La comunità di Sulmona lo ricorda come un illustre concittadino, che fino all’ultimo ha creduto nella rinascita del territorio, lasciando un’eredità di impegno e passione per il futuro della sua terra.