AUTISTI DEL 118 SENZA STIPENDIO: SCATTA LA PROTESTA
La protesta degli autisti del 118 esplode con una lettera che denuncia una situazione divenuta ormai insostenibile. Il mancato pagamento da parte della Asl1 per i servizi resi dalle aziende esterne sta mettendo a rischio la retribuzione dei lavoratori, gettandoli in una condizione di totale incertezza. Una vicenda che non riguarda solo i diritti dei dipendenti, ma anche la tenuta e la qualità dei servizi sanitari essenziali.
“Siamo in tanti e non possiamo permettere che questa situazione si ripeta”, scrivono gli autisti, sottolineando come la mancata corresponsione dello stipendio per il mese di marzo rappresenti solo l’ultima goccia di un problema che va avanti da mesi. Oltre al ritardo nei pagamenti, la Asl1 ha anche smesso di inviare gli ordinativi necessari per l’emissione delle fatture, aggravando il clima di frustrazione e incertezza.
Per i lavoratori del 118, l’azienda sanitaria sembra pensare solo alla riduzione dei costi, senza valutare le ripercussioni sulla continuità dei servizi sanitari. Da qui la proposta: invece di passare attraverso cooperative esterne, perché la Asl1 non assume direttamente gli autisti? Un sistema che potrebbe eliminare costi di intermediazione, garantendo maggiore stabilità occupazionale e una migliore efficienza del servizio.
“Non vogliamo sminuire l’importanza delle cooperative che ci hanno permesso di lavorare fino ad oggi – spiegano gli autisti – ma è tempo di trovare soluzioni più dirette e sostenibili”. Il loro impegno, spesso svolto in condizioni di precarietà, merita di essere riconosciuto e valorizzato con un rapporto di lavoro più stabile e diretto con la Asl.
“Non siamo numeri, siamo esseri umani”, affermano con forza i lavoratori, rivolgendo un appello alle istituzioni affinché si metta fine a questa situazione di incertezza. La lotta per un salario garantito e per condizioni di lavoro dignitose riguarda non solo gli autisti, ma l’intera comunità che ha diritto a un servizio sanitario efficiente e garantito da professionisti motivati e trattati con rispetto.