TORNA NEI CINEMA per il suo 50° ANNIVERSARIO

di Massimo Di PaoloUn compleanno difficile da immaginare. 50 anni e non sentirli quelli di uno dei film più ricordati e iconici della cinematografia italiana. Profondo rosso di Dario Argento ha compiuto il suo 50° anno.

Dal 10 marzo nelle sale fino a tutto il 2025. Ristrutturato con la nitidezza del 4K, dopo molti lustri, è ancora più godibile e raffinatamente captativo, con le componenti più sofisticate del thriller che ha fatto scuola in Italia e nel mondo. A partire dalla sua colonna sonora indimenticabile, scritta da Giorgio Gaslini e dai Goblin di Claudio Simonetti, che ha aggiunto non poco al clima onirico e terrifico degli eventi. In una Torino meravigliosa con paesaggi, contesti e urbanistica che hanno dato le scene a una trama fatta di sorprese, momenti di terrore e capovolgimenti narrativi che certamente, ancora oggi, riescono a rapire l’attenzione dello spettatore appassionato  o del curioso per caso.

Una ricorrenza “1975-2025” che ha destato attenzione massima per una esperienza cinematografica difficilmente sostituibile. Profondo rosso film del Maestro del brivido, forse il capolavoro di Dario Argento, certamente l’opera che ha cambiato la tecnica, lo stile, la composizione dei puzzle del terrore. La paura e la suggestione si compongono nello spettatore scena dopo scena proprio come una composizione, fino a toccare il sussulto e la decomposizione del più solido autocontrollo. Nella stagione 74/75 fu uno dei dieci film con il maggiore incasso creando però un fenomeno e una cultura dei thriller psicologici conditi a base di noir. La festa e il ritorno del terrore al cinema con “Profondo rosso” è stata una operazione gestita da RTI-Mediaset e Cat People.

Non una semplice operazione commerciale ma un vero e proprio aggiornamento del miglior libro di testo del settore. Dalla letteratura di Edgar Allan Poe alla cinematografia di Dario Argento, mezzo secolo di terrore sintetizzati in 126 minuti di vuoti allo stomaco, apnee e mani serrate. Un suonatore di Jazz assiste casualmente all’omicidio di una medium senza poter riconoscerne l’assassino. Coinvolto da unavvenente giornalista, decide di indagare affogando in una successione di avvenimenti, indizi, scoperte e contraddizioni. Torino, bellissima e tetra,  offre il contesto e gli ambienti alla narrazione che procede, apparentemente, in modo disordinato e sincopato. Il ritorno di “Profondo rosso” con Daria Nicolodi, David Hemmingse e Gabriele Lavia in una recitazione che resta attuale ancora oggi.  Per intenditori, per gli appassionati del black mirror; per chi vuole dare una ragione alle proprie ansie incomprensibili; per chi segue la storia del cinema italiano, per chi vuole essere incantato e turbato simultaneamente. Per chi è in cerca di unesperienza.

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