L’ULTIMO GESTO D’AMORE DI PETER, L’ITALOAMERICANO CON PRATOLA NEL CUORE

Si è svolta questa mattina nel cimitero di Pratola Peligna, alla presenza di pochi intimi, la cerimonia di sepoltura delle ceneri di Peter Pizzoferrato, l’italoamericano di 68 anni, originario di Lorain, Ohio, fratello della famosa fotoreporter newyorkese Donna Ferrato, che aveva scelto di trascorrere gli ultimi anni della sua vita nel paese natale dei suoi avi. Peter era stato trovato privo di vita nella sua casa di Pratola alla fine di febbraio, dal suo amico fraterno Mauro Cianfaglione. Una tragedia per l’intera comunità pratolana che, in poco tempo, aveva imparato ad amare la figura dai modi gentili di Peter.

L’urna biodegradabile con le ceneri di Peter Pizzoferrato sepolta nel cimitero di Pratola Peligna

Pizzoferrato si era trasferito definitivamente a Pratola Peligna nel maggio 2024, dopo essere andato in pensione, con l’intento di stabilirsi nella casa acquistata nel quartiere storico “Dentro la Terra”. Tuttavia, la necessità di lavori di adeguamento sismico nella sua abitazione lo aveva messo di fronte alla prospettiva di doverla temporaneamente lasciare, situazione che gli causava profonda angoscia. In una e-mail del 12 febbraio 2025 al consigliere comunale Vincenzo Margiotta, aveva espresso la sua preoccupazione per la perdita della casa e le difficoltà legate al trasferimento.
Peter aveva un grande cuore ed era legatissimo a tutti i suoi vicini di casa, soprattutto ad Anna Sultan, ex insegnante di lingue che, questa mattina,  ha avuto la bella sorpresa di trovare nella cassetta della posta, un biglietto di Peter scritto in inglese insieme a 400 euro. “Un piccolo pensiero per te. Resterai sempre nel mio cuore”, c’era scritto nel biglietto. “Sono ancora frastornata da questa cosa che ho scoperto questa mattina nella buca delle lettere della mia vecchia casa”, commenta con la voce ancora scossa dall’emozione l’ex insegnante ora badante che non naviga nell’oro . “Non mi aspettavo tutto questo, anche se Peter aveva un grande cuore e quella mattina, prima di togliersi la vita, era venuto da me per lasciarmi una bottiglia di olio, un barattolo di miele e uno di olive, dicendomi, in inglese, che mi avrebbe portata sempre nel cuore. Una persona d’altri tempi”.
Prima di togliersi la vita nella sua casa di Pratola, Peter ha lasciato una lettera che i carabinieri hanno poi consegnato ai parenti. Una sorta di “testamento” in cui esprimeva le sue ultime volontà donando la casa in cui abitava, oggetto di tante controversie, al Comune di Pratola Peligna. La figlia, Kelsea, residente negli States, subito dopo aver appreso la triste notizia del padre, è giunta in paese nei giorni scorsi e, in accordo con la sindaca di Pratola Peligna, ha deciso di voler rispettare le volontà del padre lasciando la casa alla municipalità pratolana.

Una vicenda, quella di Peter Pizzoferrato che ha suscitato profonda commozione in tutta la Valle Peligna e che ha sollevato riflessioni sulle difficoltà che possono incontrare coloro che scelgono di tornare alle proprie radici dopo una vita all’estero. Il suo gesto d’amore verso Pratola Peligna rimarrà nel cuore di tutti come esempio di attaccamento alle proprie origini.

nella foto di copertina Anna Sultan davanti la casa pratolana di Peter Pizzoferrato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *