UN ORSO È UN ORSO, PERÒ UN UOMO È UN UOMO!
di Luigi Liberatore – Ho sempre ragionato per me e per quanti volessero ragionare per sé stessi. Non avendo paura di poter liberamente ragionare ancorché la libertà di espressione potesse espormi al pericolo di essere sopraffatto. Per me e per gli altri. Ho letto da qualche parte un commento piuttosto critico nei riguardi della magistratura rispetto alla decisione di fissare a giugno il primo atto procedurale nei confronti di un uomo accusato di aver ucciso una orsa: AMARENA. Il magistrato di Avezzano, al termine del percorso di garanzia per l’uomo che ha sparato all’ orsa e per la vittima, l’animale, ha fissato per giugno di quest’anno l’atto iniziale del processo dopo aver assicurato sia alla vittima che al carnefice le garanzie del procedimento. Ho letto sui social cose di questo tipo che riporto in maniera grossolana: ,”tutto questo tempo per condannare l’autore della uccisione di un orso? Prenda la condanna non solo economica ma anche come restrizione per capire il valore della sacralità di una vita. Finisca, in altri termini, anche in prigione come colpa da espiare per aver ucciso un orso. Per gli animalisti la magistratura sarebbe ostacolo alla loro esigenza di condanna da emanare ex abrupto. Il tempo che stiamo vivendo concede pure agli animalisti il privilegio di porre sulla bilancia il corpo di un animale per contrastare il peso di quello di un uomo. È il loro tempo, quello della presunzione, della prevaricazione e della prepotenza. A costo di finire soccombente, dico però che l’uomo è sempre un uomo e che un orso è sempre un animale. E meno male che nella nostra società ci siano i contrappesi, cioè i poteri istituzionali che impediscono a animalisti, ambientalisti, terrapiattisti e negazionisti di ogni risma di oltrepassare il perimetro della legge. Benedetta sia la magistratura!
Liberatore scrive bene, non si nega, ma troppo facile chiudere la bocca, o pensare di chiuderla ad animalisti e quant’altri non la pensano come lui dicendo una banalità come un uomo è un uomo e un animale è un animale. Lo sappiamo tutti signor Liberatore, glielo assicuro e non sono neppure un’animalista esagitata ma proprio in quanto persona credo che spetti a me e a tutte le persone che abitano il pianeta, proteggere l’ambiente, la natura e quindi anche ogni tipo di animale, dalla convinzione tipicamente umana di poter fare e dire tutto quanto si vuole proprio perché persone. La nostra posizione ci chiede invece di prenderci cura di ogni forma di vita che in pratica molto spesso solo da noi dipende. Abbiamo dei doveri e con coscienza dobbiamo vivere.
Gentile Marzia Tosi, apprezzo e in qualche maniera piego le mie visioni e le mie convinzioni alle sue “reprimenda” nell’ambito di quella che è la dimensione giusta per discutere da persone normali le idee che ovviamente ci allontanano: Il rispetto reciproco pure nel dissenso. Non ho mai pensato di giudicare le sue idee, men che meno di diminuirne la portata. Io e lei potremmo discutere all’infinito dell’argomento che ci sta a cuore, litigare pure senza offenderci. Qualcuno, in questo spazio mi ha dato dell’idiota. Non me la prendo. Mi sentirei offeso se lei mi considerasse così!
Che articolo idiota!!
Caro liberatore gli ambientalisti (politici come sono la maggioranza di questi cosiddetti ambientalisti)no se ne fregano niente di animali e ambiente.l orso e orso come la natura tutta tutta intendo . non può essere maltrattata da uomo uomo.
Il problema è che l uomo uomo vuole prevalere su tutto e tutti non rispetta niente e nessuno.si interessa solo di polli maiali e bovini perché li deve mangiare.tutto il resto non è indispensabile.
Purtroppo verrà il giorno che l uomo rimarrà co il suo telefonino la sua casa e la sua auto e tanto tanto cemento.il suo ego non gli permette di capire che e bello vedere formiche stanno sui fiori del nostro balcone se un uccello si pulisce le piume sulla nostra auto.