ELEZIONI SULMONA, BASTA UNA CENA A DESTRA PER MANDARE IN PANICO TUTTA LA SINISTRA…

di Luigi Liberatore – Sono andato a rivedere come la paura venisse definita in ogni epoca da analisti, psicologici e psichiatri, artisti e filosofi. I concetti, le definizioni e le immagini variano da quelli docili e riflessivi di Seneca a quelli bruschi di Nietzsche, dalle segmentazioni psicoanalitiche di Freud a quelli più estremi, tipo angoscia, di Kiergaard. Ho avuto qualche difficoltà a piazzare la paura che ha serpeggiato nel PD, e di riflesso in tutta la sinistra sulmonese, dopo che i dem hanno saputo che Luca Tirabassi è stato “benedetto” dal sindaco di Aquila come papabile primo cittadino della città di Sulmona in una cena con i big della politica regionale. . A definire panico in casa PD sono stati loro stessi con un comunicato che mi ha fatto pensare all’urlo di Munch, pronti a  demonizzare la destra dei vari Marsilio, Liris, Biondi e compagnia cantante senza peraltro guardare con qualche attenzione in casa loro. Denunciano che questi personaggi sono pronti a colonizzare Sulmona in caso di vittoria alle elezioni amministrative, dimenticando però di mandare agli elettori messaggi concreti di come vorrebbero loro amministrare la città. Il comunicato dei dem sulmonesi reca in sé elementi di un provincialismo estremo quando chiamano in causa il duo muliebre Gerosolimo-Scoccia quale origine di tutti i mali di Sulmona, come se la elezione di Biondi a sindaco di Aquila non sia stato originato da un peccato autoreferenziale della sinistra abruzzese tutta protesa a sostenere la perdente Stefania Pezzopane. Roba passata. La paura, o come più vi piace, che fa fare Giacomo-Giacomo alle gambe incerte dei dem sulmonesi, sia di stimolo invece per riprendere il colloquio con gli elettori di sinistra e non per inseguire i fantasmi angoscianti della destra. Sennò mi chiedo perché mai la  sinistra abbia scelto il pragmatico Angelo Figorilli come guida in questa tornata elettorale. Se è davvero Figorilli il candidato sindaco di Sulmona, sia lui a fare i comunicati per il bene della coalizione.