CAOS TRASPORTO URBANO: CORSE TAGLIATE E STUDENTI A PIEDI

Tre corse soppresse nella giornata di oggi si aggiungono alla lunga lista di cancellazioni che stanno mettendo in ginocchio il trasporto urbano di Sulmona. Nel giro di un mese si è arrivati a sessanta corse tagliate, a causa di ferie, malattie e permessi degli autisti. Il passaggio alla gestione di Tua sta creando apprensione tra il personale, con conseguenze dirette sul servizio. Solo sette conducenti sono rimasti in servizio, costringendo l’amministrazione a una pesante riorganizzazione delle linee.

Ridimensionamento delle corse
Le aree periferiche e le frazioni della città sono le più colpite dai tagli. I collegamenti principali tra la stazione e l’ospedale saranno ridotti: nel pomeriggio saranno garantite solo sei corse tra i due punti strategici, quattro nel percorso inverso. Le corse per la casa di cura San Raffaele scenderanno a tre, mentre per il cimitero ne resteranno due, con una sola fermata a piazza Capograssi. Dal carcere all’ospedale saranno garantiti solo tre collegamenti mattutini. Anche Torrone e Cavate-Case Macilli avranno soltanto due corse limitate alla mattina.

Disagi per pendolari e studenti
Il nuovo orario del trasporto pubblico, pur con i tagli, era stato predisposto per garantire almeno il servizio agli studenti. Tuttavia, molte corse risultano inaffidabili e spesso ragazzi e insegnanti provenienti dalla Marsica e dalla Valle Subequana rimangono a piedi. Il treno dei pendolari che dovrebbe arrivare alle 7.40 accumula frequentemente ritardi di cinque minuti, ma gli autisti dei bus non aspettano oltre le 7.45, lasciando a terra chi deve raggiungere le scuole cittadine.

Ritardi e corse poco funzionali
Chi perde il bus delle 7.45 deve affidarsi a quello delle 7.50, che però segue un percorso più lungo. La linea C, prima di arrivare in via Mazzini, attraversa via Japasseri, piazza Capograssi, la zona Peep, il carcere, via Cappuccini e via Fiume, per poi immettersi sulla circonvallazione e giungere a destinazione. Questo tragitto allungato costringe spesso gli studenti ad arrivare in ritardo a scuola. In alcuni casi, anche il bus delle 7.50 non è disponibile, costringendo i ragazzi a raggiungere gli istituti a piedi. La situazione sta diventando insostenibile e cresce la richiesta di maggiore flessibilità negli orari di partenza del mattino.

 


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