L’ULTIMO SALUTO A “SCOPPOZZ”, L’ULTRAS POPOLESE CON IL PESCARA NEL CUORE

Il tifoso, l’ultras l’amico di sempre con il cuore tinto di bianco azzurro  è scomparso all’età di 60 anni, vittima di un tumore che lo ha portato via troppo presto. Pietro Marcucci per tutti “SCOPPOZZ”, ha lottato come un leone contro una malattia che ha accettato con serenità fin dal primo momento, convinto di poter vincere anche questa battaglia dopo quelle vinte sul lavoro e sui campi di calcio con il Pescara. La cerimonia funebre, intrisa di commozione e profondo affetto, ha visto il ricordo di un uomo la cui passione per il calcio e l’umanità sono rimaste indelebili nella memoria di chi lo conosceva. Tante gli amici presenti tra cui un gruppo di Ultras giunti da Pescara per onorare la memoria di un tifoso che ha dedicato la sua vita ai colori bianco azzurri. É stato un amore incondizionato da quando, con Galeone allenatore e ripescato dalla serie C, il Pescara vinse il campionato dopo una fantastica cavalcata che lo portò dritto in serie A.

 

La bara è stata ornata con le sciarpe della squadra del cuore, accanto un mazzo di fiori, dono degli ultras dei Pescara Rangers, ha sottolineato il legame forte e indissolubile che univa Pietro alla tifoseria pescarese e ai colori bianco azzurri del Delfino. Questo gesto, semplice ma carico di significato, ha rappresentato la sintesi di una vita dedicata non solo al tifo, ma anche alla solidarietà e all’impegno nei confronti della comunità. Presente anche il sindaco Dino Santoro che ha voluto essere vicino al fratello e ai parenti in questo durissimo momento che la vita gli ha riservato.

Don Gilberto benedice la salma

Durante l’omelia, il parroco Don Gilberto Uscategui ha ricordato Pietro come una persona di grande bontà, sempre disponibile ad aiutare chiunque si trovasse in difficoltà. Le sue parole hanno saputo toccare i cuori dei presenti, sottolineando non solo il valore di un uomo appassionato di sport, ma anche quello di un amico e compagno di vita capace di donare sorrisi e sostegno in ogni occasione.

Pietro Marcucci detto Scoppozz

Alla fine della messa, un collega di lavoro si è fatto portavoce del dolore e dell’ammirazione provata per Pietro ricordandolo come una persona esemplare anche nell’ambiente professionale. Il ricordo di un uomo che metteva sempre il bene degli altri al primo posto ha saputo dare voce a chi lo ha conosciuto quotidianamente, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di chi ha condiviso con lui non solo il lavoro, ma anche momenti di sincera umanità.

Il ricordo dei colleghi di lavoro

Fuori dalla chiesa, gli amici e i tifosi del Pescara hanno voluto rendere omaggio a questo grande tifoso, mostrando uno striscione in suo ricordo: momento di commozione culminato con un lungo e sentito applauso di tutti i presenti. Un gesto, carico di affetto e rispetto, che ha trasformato il commovente addio in un momento di unità e riflessione, in cui la passione per il calcio si è fusa con l’amore per una persona che ha lasciato un segno profondo nella storia della tifoseria e dell’intera comunità di Popoli Terme..

L’addio di Pietro rimane un doloroso promemoria della fragilità della vita, ma anche della forza dei legami che, nati dallo sport e dalla condivisione di valori, possono illuminare i momenti più bui. La sua memoria vivrà nei cuori di chi ha avuto il privilegio di incrociare il suo cammino, un ricordo che saprà ispirare future generazioni di tifosi e cittadini nel segno dello sport e del rispetto degli altri.


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