DANTE ALIGHIERI È PER LA CITTÀ DI FIRENZE COME DOMENICO TAGLIERI È PER SULMONA
di Luigi Liberatore – Non so quanti anni abbia, nemmeno dove sia stato registrato in anagrafe. Sono dettagli, almeno per me. Come i recenti dubbi nati sulle effettive sembianze di Dante rispetto a quelle storicamente fissate sulle antologie su cui ci hanno obbligato a studiare. Dicevo di Domenico Taglieri, un uomo senza età ma di intelligenza oltre ogni età tanto è vero che spunta in ogni circostanza in maniera trafelata, con eleganza, col suo sapere e col potere che reca con disinvoltura. È il socialista “puro” di Sulmona, l’amico di Domenico Susi del quale porta avanti l’amore per il territorio e per la città dando fondo ad ogni risorsa della Fondazione Carispaq che distribuisce con saggezza resuscitando in questo Abruzzo senza più anima il primato della politica. Domenico Taglieri non è un politico in attività ma rende con la Fondazione Carispaq di cui è presidente un servizio di grande pregio col valutare e dare significato ad iniziative sociali, di ogni ordine, sapendo esaltare punti di forza territoriali fuori da ogni “copertura” politica e in ogni angolo dell’Abruzzo aquilano. È questo, soprattutto, il pregio di Taglieri: l’ecumenismo. Non ho incontrato nessuno che abbia espresso un benché minimo senso di insofferenza verso il presidente della Fondazione Carispaq che in ogni evento conquista per il sorriso che spande ottimismo oltre al piacere dei finanziamenti. La mia curiosità verso il personaggio sa di effimero: vorrei chiedergli il segreto della sua capigliatura. So che è questione di genetica, come lo era il naso per Dante.
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