COLLEGIO MAESTRI SCI: IL TAR REINTEGRA PIETRO TROZZI

Il Collegio Regionale dei Maestri di Sci dell’Abruzzo deve fare i conti con una sentenza che ne mette in discussione le procedure interne. Il Tar Abruzzo ha accolto il ricorso di Pietro Trozzi, maestro di sci sulla sedia a rotelle, annullando la sua estromissione dal Consiglio Direttivo e invalidando la sua sostituzione con il primo dei non eletti. Una decisione che solleva interrogativi sulla gestione del Collegio e sul ruolo di controllo della Regione Abruzzo.

Le tensioni erano emerse dopo le elezioni del 31 luglio 2023, quando Trozzi era stato eletto e successivamente designato come delegato al Collegio Nazionale dei Maestri di Sci. Tuttavia, il 25 settembre 2023, lo stesso Trozzi aveva segnalato dubbi sulla legittimità delle candidature, compresa la propria, denunciando la mancanza di verifiche sui requisiti di inconferibilità e incompatibilità.

Le sue segnalazioni hanno scatenato una serie di eventi che hanno portato alla sua esclusione dal Consiglio Direttivo e alla sua sostituzione con Giandomenico Tatti, primo dei non eletti per la disciplina dello sci di fondo. Ritenendo illegittima la sua rimozione, Trozzi ha presentato ricorso al Tar, sostenendo che le verifiche di eleggibilità fossero irregolari.

Il Tribunale ha dato ragione a Trozzi, stabilendo che la sua estromissione è avvenuta senza un’istruttoria adeguata, violando i principi di trasparenza e legalità. Inoltre, la sentenza ha evidenziato il mancato controllo della Regione Abruzzo sulle procedure del Collegio, che ha affidato la verifica delle dichiarazioni a un soggetto privo di regolare nomina.

Un aspetto critico emerso riguarda il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) del Collegio, risultato non formalmente incaricato, gettando dubbi sulla validità delle operazioni di verifica.

La sentenza ha dunque annullato la surroga di Trozzi, ripristinando il suo posto nel Consiglio Direttivo. Inoltre, il Tar ha aperto la strada a ulteriori verifiche sulle modalità di gestione delle elezioni, segnalando criticità che potrebbero portare ad altre impugnazioni.

Questa pronuncia rappresenta un duro colpo per il Collegio Regionale dei Maestri di Sci, ora costretto a rivedere le proprie procedure per evitare nuovi contenziosi. Allo stesso tempo, la Regione Abruzzo si trova sotto esame per la superficialità con cui ha esercitato il proprio ruolo di vigilanza, rendendo necessario un rafforzamento dei controlli sulle nomine negli enti regolatori.

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