SULMONA NON PUÒ FARE QUEL CHE PIZZOLA DICE…
di Luigi Liberatore – Sto diventando vecchio. La misura della mia età la regolo, da tempo, non con l’anagrafe, ma con la curva della vis polemica che fa divergere le mie opinioni da quelle di Mario Pizzola in materia di ambiente. Uno con qualche rudimento di geometria potrebbe classificarle come un asintoto obliquo. Non chiedetemi oltre questa citazione sennò entro in paranoia o nel sogno che mi angustia ogni tanto per cui sarei sempre bocciato all’esame di maturità scientifica proprio in matematica. Guardate, Mario Pizzola è l’anima bella, quella pulita della città di Sulmona per la quale si batte da anni nel tentativo onirico di tenerla al riparo dal cemento, dall’inquinamento, dal selvaggio proliferare degli interessi nella zona industriale, e in ultimo di impedire che in un’area limitrofa della città potesse insediarsi una centrale di pompaggio e persino il passaggio del gasdotto adriatico. Ho conosciuto Pizzola molto presto, negli anni ’70 quando si prestava da sandwich man per contestare la naja obbligatoria. Finì in galera quando protestare significava finire tra le sbarre, mica come adesso. Quel testardo e antistorico personaggio è stato brutalmente messo alla porta dall’Unuci, l’unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, in una manifestazione perché esibiva un cartello contro il militarismo. Una vergogna per la città di Sulmona nei riguardi di un testardo ma non vile sognatore al quale però rinfaccio la circostanza che abbia chiesto giustizia inoltrando denuncia alla procura di Sulmona. È tornato alla carica, adesso, per contestare ai politici impegnati nella campagna elettorale per la elezione del sindaco la scarsa attenzione prestata ai problemi ambientali della città. Ho letto il suo vecchio e nuovo testamento. Provo per Mario Pizzola tanta tenerezza perché lui è arrivato adesso con i capelli immacolati a ripetere una litania recitata allora, oltre mezzo secolo fa, con la chioma corvina. Infine dico che Mario Pizzola non ha capito ancora che le buone intenzioni e le belle intuizioni soccombono davanti alla cultura di massa e alle abitudini. Per cui Sulmona fa ciò che va fatto, e non ciò che Pizzola dice. Una notazione frivola, se volete. Pizzola porta ancora tutti i capelli. Io li ho persi tutti….