ESCLUSE DAL VOTO PERCHÉ INCINTE: IL CONSIGLIO DI STATO DÀ RAGIONE A DUE MAESTRE DI SCI

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal Collegio regionale maestri di sci dell’Abruzzo, confermando la sentenza del Tar che aveva accolto l’istanza di Rosa Maria Bucci e Francesca Ferrara. Le due maestre di sci alpino erano state escluse dalle elezioni del 12 novembre 2022 per il rinnovo del consiglio direttivo del Collegio regionale e del rappresentante al Collegio nazionale. Alla base dell’esclusione vi era il mancato esercizio della professione nella stagione 2021/2022, periodo in cui entrambe erano in maternità. Tale circostanza le aveva portate ad essere inserite in un “elenco speciale” dei maestri di sci non in attività, privandole del diritto di voto e di candidatura.

Le due professioniste avevano impugnato la decisione davanti al Tribunale amministrativo, chiedendo non solo l’annullamento della delibera di esclusione, ma anche quello dell’articolo 2 del regolamento che istituiva l’elenco speciale. Il Tar aveva dato loro ragione, ritenendo illegittima la norma e annullando gli atti impugnati. Secondo i giudici amministrativi, la creazione di un elenco speciale ad hoc, separato e contrapposto all’albo professionale dei maestri di sci, non trova fondamento né nella legge quadro nazionale né nella legislazione regionale. Il regolamento del Collegio, quindi, non poteva limitare il diritto di voto e di candidatura senza un’adeguata base normativa. Inoltre, la vigilanza e l’approvazione dei regolamenti del Collegio spettano alla Regione Abruzzo, che in questo caso non avrebbe convalidato l’elenco speciale impugnato.

Il Collegio regionale si era appellato al Consiglio di Stato, chiedendo la riforma della decisione di primo grado. Tuttavia, il supremo organo amministrativo ha confermato la sentenza del Tar, ponendo fine alla vicenda. La decisione ribadisce un principio fondamentale: tutti i maestri di sci abilitati e iscritti all’albo devono essere rappresentati senza alcuna esclusione. Il caso ha riportato l’attenzione sul funzionamento del Collegio regionale maestri di sci Abruzzo, già al centro delle polemiche in passato, come nel caso di Pietro Trozzi, maestro di sci sulla sedia a rotelle escluso dall’assemblea elettiva perché considerato “non in attività”.

Questa sentenza rappresenta una vittoria importante per il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici in maternità e per il rispetto delle norme che regolano la professione dei maestri di sci, riaffermando l’importanza di garantire pari opportunità a tutti i professionisti del settore.

 

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