SONO PIÙ AUDACI E TECNOLOGICI I MALANDRINI O È LA POLIZIA AD AVERE LE POLVERI BAGNATE?

di Luigi Liberatore – I dati sono dati e i fatti sono incontrovertibili. Da mesi si osserva, infatti, un inasprimento di crimini contro la proprietà privata che ha creato e crea una sensazione di sgomento nella società per la reiterazione dei reati. Sotto scacco è una ragguardevole parte del territorio abruzzese che va sotto il nome di Centro Abruzzo, cioè Alto Sangro, Valle Peligna e Valle Subequana,  pure se in maniera meno allarmante, qualche appendice dell’Aquilano. I furti in appartamenti si susseguono soprattutto in Valle Peligna dove il fenomeno malavitoso getta preoccupazione tra gli abitanti che vivono una tensione mai provata e un’allerta che spinge al “fai da te” inteso  come passa parola come difesa. In Alto Sangro il settore della malavita è sofisticato per cui prende di mira auto di grossa cilindrata i cui congegni di salvaguardia cedono umilmente alla intrusione raffinata e competente di ladri di elevata professionalità. In questo segmento ci sono stretti legami tra la malavita abruzzese e pugliese, sicché le auto finiscono per perdersi, “dilaniate”, in un territorio difficilmente controllabile. Chi assiste a questo sconcio, come osservatore o come vittima, si chiede legittimamente se ci sia un argine alla strapotere malavitoso, o ci siano ragioni per essere ottimisti. Bhe, le forze dell’ordine, che in questo ambito definiamo di polizia, sono per necessità obbligate ad inseguire e quindi poste in condizioni minoritarie rispetto a chi delinque e fugge. Tuttavia la gente fiuta il vento, avverte il disagio e soprattutto il danno molto più dei carabinieri che spesso si sentono soccombenti lungo questo moderno sentiero di guardia e ladri. E viene da chiedersi se i malandrini siano tecnologicamente più avanzati rispetto alle forze dell’ordine che possono opporre soltanto la  polvere da sparo peraltro bagnata…

Scopri di più da ReteAbruzzo.com

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.