SNAM DIFENDE IL PROGETTO LINEA ADRIATICA: “STRATEGICO E SICURO PER IL PAESE”

All’indomani della manifestazione di protesta a Case Pente di Sulmona contro la Snam, la multinazionale ha ribadito la strategicità e la sostenibilità del progetto Linea Adriatica e della centrale di compressione che verrà realizzata nella frazione sulmonese. La struttura sarà dotata di tre turbocompressori da 11 megawatt ciascuno per spingere il gas verso nord, con la conclusione dei lavori prevista entro il 2026.

Il cantiere, avviato nel marzo 2023, ha registrato a settembre 2024 l’arrivo dei primi container. Il metanodotto Linea Adriatica collegherà Massafra in Puglia a Minerbio in Emilia-Romagna, attraversando l’Abruzzo con un tratto che partirà da Sulmona per poi toccare l’altopiano di Navelli, il territorio aquilano e l’alto Aterno, fino a Foligno in Umbria. L’infrastruttura si estenderà per 425 chilometri con un investimento complessivo di 2,5 miliardi di euro.

Snam sottolinea che il progetto non è illegale né imposto contro la volontà delle istituzioni, ma è stato autorizzato dagli enti competenti. Per garantire la sicurezza dell’opera, lungo l’intero tracciato sono in corso verifiche, incluse analisi sismiche condotte anche dall’Ingv. La società ricorda che negli ultimi 50 anni, in occasione di terremoti significativi come quelli del Friuli (1976), Irpinia (1980), Abruzzo (2009) ed Emilia-Romagna (2012), le infrastrutture di Snam Rete Gas non hanno subito danni o interruzioni operative.

L’azienda assicura inoltre il proprio impegno per il ripristino naturalistico e paesaggistico dei territori interessati dai cantieri, con particolare attenzione alla tutela della vegetazione, della fauna e della biodiversità. Snam precisa anche di operare in costante raccordo con le Soprintendenze, rispettando le loro disposizioni in merito a eventuali ritrovamenti archeologici, che vengono riportati alla luce e restituiti alla collettività grazie ai lavori di scavo.

Infine, la multinazionale evidenzia come i consumi di gas a livello nazionale nel 2024 si siano mantenuti stabili rispetto al 2023, mentre su scala globale risultano in crescita. Secondo Snam, la carenza di infrastrutture adeguate potrebbe esporre il Paese a nuove crisi energetiche e oscillazioni dei prezzi. La società sottolinea inoltre che la componente trasporto nella bolletta energetica dei cittadini ha un impatto marginale.


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