COGESA, INTERVIENE LA CORTE DEI CONTI: GRAVI CARENZE GESTIONALI E RISCHIO DANNO ERARIALE

La gestione del Cogesa, la società che si occupa del servizio rifiuti nel territorio peligno, continua a destare preoccupazioni per la sua sostenibilità finanziaria e la trasparenza operativa. L’ennesimo monito arriva dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, che ha evidenziato gravi criticità nella gestione e nella capacità di monitoraggio da parte dei Comuni soci.

Il principale rilievo riguarda la “mancanza di un effettivo controllo analogo” da parte dei comuni, come previsto dalla legge, nonostante fossero già stati sollevati dubbi simili nel 2023. Il piano di ristrutturazione del debito non sembra aver ottenuto i risultati sperati, con l’ente di controllo che segnala il persistente rischio di un danno erariale che potrebbe derivare da tale inefficienza.

Al centro delle problematiche c’è anche la gestione finanziaria della società, con la Corte che ha messo in luce “elementi di criticità” sul fronte della finanza pubblica e della trasparenza. Tra i fattori di rischio spicca una persistente incertezza nei rapporti di debito-credito tra i comuni e il Cogesa, che appare incompatibile con l’esercizio del controllo da parte degli enti locali, soprattutto in un contesto di contenzioso in fase di avvio.

L’analisi della Corte dei Conti, che arriva dopo la relazione della procura regionale contabile, si concentra sulla grave inefficacia nell’attuazione del piano di risanamento, il cui successo dipende in larga misura dalla definizione chiara e rapida delle posizioni finanziarie tra i soci pubblici e la società. Ad oggi, sono ben 66 i comuni coinvolti nel debito della società, ma pochissimi hanno saldato quanto dovuto.

Queste criticità pongono una seria domanda sulla sostenibilità futura del Cogesa, con il rischio concreto di una gestione ancora più problematiche se non si interviene tempestivamente per sanare le gravi lacune amministrative e finanziarie.