SNAM RISPONDE AGLI AMBIENTALISTI: LA LINEA ADRIATICA È STRATEGICA E SOSTENIBILE
La Snam torna a ribadire la strategicità, l’utilità, la sicurezza e la sostenibilità del progetto Linea Adriatica, rispondendo alle critiche mosse dagli ambientalisti. L’azienda sottolinea che l’opera non può essere definita “fossile”, in quanto, pur servendo attualmente al trasporto di gas naturale, è già predisposta per veicolare molecole decarbonizzate come biometano e idrogeno. Questo aspetto la rende non solo fondamentale per la sicurezza del sistema energetico nazionale, ma anche funzionale al percorso di transizione energetica italiana ed europea, in piena compatibilità con le azioni di contrasto al cambiamento climatico e, quindi, a prova di futuro.
Secondo Snam, inoltre, i consumi di gas non sono in calo: nel 2024, a livello nazionale, si sono mantenuti sugli stessi livelli del 2023, mentre su scala globale risultano in aumento. La società evidenzia che, senza infrastrutture adeguate per diversificare le strategie di approvvigionamento, l’Italia rischia di essere esposta a nuove crisi dei prezzi.
Un altro punto su cui l’azienda insiste è l’impegno nel ripristino naturalistico e paesaggistico dei territori attraversati dai propri cantieri. Snam assicura la tutela della vegetazione, della fauna e della biodiversità, in linea con il Transition Plan del Gruppo, che dal 2027 prevede impatti positivi sugli ecosistemi interessati. L’azienda opera anche in stretto raccordo con le Soprintendenze, rispettandone le decisioni in merito ai ritrovamenti archeologici che emergono durante i lavori e che vengono poi restituiti alla cittadinanza.
Infine, Snam smentisce le accuse di irregolarità o imposizioni non democratiche: tutte le parti del progetto Linea Adriatica sono state autorizzate dalle istituzioni competenti e sono sottoposte a verifiche di varia natura, incluso il rischio sismico, con il coinvolgimento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L’azienda sottolinea come, nonostante i più importanti terremoti registrati in Italia negli ultimi 50 anni (Friuli 1976, Irpinia 1980, Abruzzo 2009, Emilia-Romagna 2012), l’infrastruttura di Snam Rete Gas non abbia mai subito danneggiamenti o interruzioni operative.
A chi solleva preoccupazioni sui costi, Snam risponde infine che l’incidenza della componente trasporto sulla bolletta energetica dei cittadini è del tutto marginale, ribadendo così l’importanza del progetto per la sicurezza e la sostenibilità energetica del Paese.
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Una domanda: come mai il progetto originario che prevedeva il passaggio in linea retta, in mare, interessando la costa Pescarese, è poi virato verso Sulmona ?
Forse/forze politiche più incisive e imponenti? Forse?