UN ANNO DI BATTAGLIE PER LA BIBLIOTECA DI SULMONA
Era esattamente un anno fa quando il quotidiano “Il Centro” pubblicò il primo comunicato del Comitato della Biblioteca di Sulmona, segnando l’inizio di una battaglia che oggi continua con determinazione. Giulia Di Rienzo, studentessa di Medicina e portavoce del Comitato e Marco Alberico, attivista e blogger della “Casa di Vetro”, hanno tirato le somme di quanto è stato ottenuto finora e di ciò che ancora manca per raggiungere gli obiettivi prefissati.
“Certamente quello che di positivo abbiamo ottenuto è che si è aperto un grande dibattito sia nella nostra città che nella regione riguardo la situazione delle biblioteche, e non solo riguardante quella nella nostra città,” spiegano Di Rienzo e Alberico. Una riflessione collettiva che ha posto in evidenza una realtà scomoda: l’Abruzzo è tra le regioni italiane con le maggiori criticità nel settore delle biblioteche, molte delle quali risultano chiuse o mal gestite.
Tra i risultati concreti raggiunti, spicca lo stanziamento di 100.000 euro per lo studio tecnico dei lavori da effettuare a Palazzo Portoghesi, un primo passo importante per il recupero di spazi culturali. Tuttavia, gli attivisti sottolineano anche le numerose carenze ancora presenti: “L’aspetto sicuramente negativo è che non abbiamo ottenuto ancora quello che volevamo, ovvero un’aula studio che fosse aperta dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle ore 19:00. Né la Regione ha ancora ampliato gli orari dell’APC sita in via Sardi, né il Comune di Sulmona ci ha ancora dotati di un’aula studio.”
In vista delle imminenti elezioni amministrative, il Comitato lancia un appello accorato alla futura amministrazione comunale: l’apertura celere di uno spazio culturale deve essere una priorità, un simbolo di rinascita per la città. “Vorremmo che fosse il primo atto amministrativo del prossimo sindaco o della prossima sindaca,” aggiungono Di Rienzo e Alberico, rimarcando come l’investimento nella cultura sia essenziale per rispondere alle esigenze delle giovani generazioni.
Se da un lato i fondi stanziati dalla consigliera regionale Marianna Scoccia rappresentano un segnale positivo, dall’altro non bastano a risolvere nell’immediato la mancanza di spazi adeguati. “Sulmona, attualmente, più che una ‘Città che legge’ sembra una città che non vede e non sente le reali esigenze dei giovani e delle giovani menti abruzzesi,” concludono gli attivisti, lanciando un monito chiaro e deciso.
Il Comitato della Biblioteca di Sulmona continuerà a vigilare e a battersi per garantire alla città di Ovidio il ruolo culturale che le spetta, nella speranza che le prossime scelte amministrative possano finalmente portare a risultati concreti.