ROCCARASO, LA BOTTE PIENA E LA MOGLIE UBRIACA
di Luigi Liberatore – Non avrei voluto intervenire sull’argomento, tacere sarebbe stato meglio per un motivo soltanto, cioè evitare la processione dei commenti acidi che seguiranno alla mia valutazione di un fenomeno vecchio di mezzo secolo almeno e che da mezzo secolo si ripete senza che sia stata trovata soluzione al problema. Domenica a Roccaraso sono sbarcate più di trentamila persone che si sono riversate sulle piste da sci raggiungendo la stazione sciistica più importante dell’Italia centro meridionale con autocorriere e auto private. Non è stata l’invasione più massiccia di sempre; è sembrata tale perché è la prima stagione in cui c’è neve, per cui vigili urbani, polizia, carabinieri e guardia di finanza sono stati risucchiati dalla marea umana. In altri anni il fenomeno ha assunto aspetti più travolgenti, negli anni ’80 soprattutto, quando i social non esistevano e non potevano fare da cassa di risonanza. Domenica, solo a notte fonda, Roccaraso ha ripreso i connotati di un paese di mille abitanti appena. Cosa potrà succedere domenica prossima? Nulla di diverso perché è impossibile arginare, disciplinare, mettere in riga una esplosione di migliaia di persone in un’area molto ristretta, ambita se non sospirata, per cui assisteremo alle stesse scene di domenica scorsa. Domenica come mezzo secolo fa. Non avrei voluto commentare per non avere a che fare con l’ipocrisia di chi denuncia questo fenomeno dal quale vorrebbe solo trarre utilità, cioè riempire le proprie tasche e magari prendersela poi con l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine per il “disordine” conseguente. Oggi come mezzo secolo fa. Dicevano i latini che “pecunia non olet”, ricordando che i soldi non puzzano anche se escono dalle fogne. Commercianti, albergatori, baristi, maestri di sci, impiantisti e tutti quelli che dal turismo traggono vantaggi economici non possono fare cassa la mattina e lamentarsi poi la sera. Roccaraso vive e trova alimento pure e soprattutto da questo fenomeno arrembante che manco l’esercito potrebbe fermare, oggi come mezzo secolo fa. Entrare in punta di piedi, non sporcare, non intralciare il traffico, uscire in silenzio dopo aver pagato magari un panino dieci euro, lo ski pass giornaliero una cinquantina e aver lasciato per una domenica a Roccaraso oltre cento euro a persona? In Portogallo dicono che si vuole il sole nell’aia e la pioggia nell’orto. Allo stesso tempo, s’intende…