CAOS TURISTI DELLA DOMENICA, CHIESTE LE DIMISSIONI DEL SINDACO DI ROCCARASO
Dopo i disagi causati dall’invasione di autobus e turisti della domenica che hanno tenuto sotto scacco fino a tarda sera la Cortina del Sud, si accende lo scontro politico con la minoranza che chiede le dimissioni del sindaco Francesco Di Donato. A chiederle è il consigliere di minoranza Maurizio Silvestri che punta il dito sull’immobilismo dell’amministrazione su un problema che si verifica tutti gli anni e che non è stato mai risolto. “Due anni fa, in qualità di consigliere comunale ho prospettato con tanto di grafici, giustificazioni urbanistiche, constatazione di avvenuti finanziamenti a fondo perduto, la possibilità di sistemare una parte degli autobus in parcheggio attrezzato alle porte del paese”, afferma Silvestri. “Nessuna risposta da parte dell’amministrazione comunale che, invece, ha preferito letteralmente “appiccicare” il finanziamento pubblico a fondo perduto sugli infissi del palaghiaccio anziché affrontare poco alla volta il problema annoso e puntuale delle invasioni domenicali”. Secondo Silvestri la politica, colpevolmente, non vuole interessarsi della situazione. Una scelta da parte di chi sarebbe diventato amministratore comunale “solo perché ha una famiglia numerosa che lo vota facendogli avere più preferenze di chi ha le idee più chiare e più politicamente lungimiranti”. “Non possiamo farci nulla – incalza Silvestri – perché l’intervento di qualche intemerato cittadino non solo rimane inascoltato, ma viene anche deriso dalla cecità politica che ormai ha affossato il nome e il ruolo di Roccaraso condannandolo al margine di ogni considerazione. D’Altronde il Sindaco, il Vice-Sindaco, l’assessore, e altri amministratori di maggioranza vivono fuori Roccaraso dimenticando di essere i responsabili delle sorti del paese. Silvestri conclude chiedendo le dimissioni del sindaco e della sua amministrazione. “Si dovrà pur ricominciare a patto di fare tabula rasa dell’attuale compagine amministrativa che governa indisturbata da tanto lungo tempo e che a questo punto dovrebbe tirare le somme e arrivare all’unica e improrogabile decisione dettata da una improbabile onestà intellettuale: dimettersi”.