SULMONA RINNOVA LA MENSA SCOLASTICA: PIÙ QUALITÀ E VARIETÀ PER GLI STUDENTI
La mensa scolastica di Sulmona si rinnova, puntando sulla qualità del servizio e sulla varietà dei pasti offerti agli studenti. Questa mattina si è insediata in Comune la commissione sulla refezione scolastica, con l’obiettivo di collaborare con l’amministrazione comunale e vigilare sull’andamento del servizio. Alla riunione hanno partecipato dirigenti scolastici, docenti, rappresentanti dei consigli d’istituto, il dirigente comunale Maurizia Di Massa, i rappresentanti dell’associazione temporanea d’impresa Ep-Coselp e i responsabili della Asl 1. Alessandro Ciuffini è stato eletto presidente della commissione, mentre Giuseppe D’Angelo rappresenterà le famiglie.
Durante l’incontro sono state affrontate diverse problematiche legate alla qualità dei pasti serviti. Tra le novità più rilevanti, il ciclo dei pasti sarà prolungato da quattro a sei settimane, consentendo una maggiore alternanza degli alimenti e l’introduzione di nuove pietanze. Pizza, yogurt, lasagna e riso allo zafferano sono solo alcuni dei piatti che arricchiranno il menù, con l’obiettivo di incontrare maggiormente i gusti dei giovani commensali e ridurre gli episodi di rifiuto del pasto.
Nonostante l’ampliamento dell’offerta culinaria, il costo dei pasti resterà invariato a 5,41 euro ciascuno. Tuttavia, il Comune ha invitato i genitori degli alunni iscritti al servizio mensa a presentare la documentazione Isee aggiornata, per permettere la riassegnazione delle fasce tariffarie in caso di variazioni di reddito. In assenza della documentazione richiesta, gli utenti saranno collocati nella fascia di pagamento massima.
Il servizio mensa rimarrà nelle mani dell’associazione temporanea d’impresa Ep-Coselp fino alla conclusione della proroga, in attesa della nuova gara per l’affidamento pluriennale. La commissione continuerà a monitorare il servizio, garantendo un costante controllo e miglioramento della qualità. L’impegno condiviso da tutte le parti coinvolte mira a trasformare il momento del pranzo in un’esperienza piacevole e gratificante per gli studenti.
Ecco dov’è il problema, troppi capi, commissari e burocrazia inutile, ma mai abbastanza operatori e lavoratori.
Non riescono a monitorare cose molto più importanti, figuriamoci una mensa scolastica.