CONVENZIONE SCADUTA, DOVRANNO LASCIARE IL MANHATTAN 47 RIFUGIATI UCRAINI

I rifugiati ucraini ospitati presso l’hotel Manhattan Village di Sulmona si trovano ad affrontare un momento di grande incertezza. La convenzione stipulata con la Protezione Civile per la loro accoglienza è in scadenza a fine mese, e la Prefettura dell’Aquila ha già predisposto il loro trasferimento in altre località, come Civitaretenga, Navelli o Roio. Questi luoghi, spesso remoti, rappresentano un ulteriore ostacolo per le 47 persone – tra cui 11 minori – che negli ultimi due anni sono riuscite, non senza difficoltà, a integrarsi nel tessuto sociale di Sulmona.

Durante la loro permanenza presso l’hotel Manhattan, molti rifugiati hanno trovato lavoro, mentre i bambini hanno frequentato le scuole locali e partecipato ad attività extrascolastiche. L’esperienza di Artem, un bambino che gioca nella squadra del Sulmona Futsal, è emblematica di un percorso di integrazione che ha coinvolto l’intera comunità. Tuttavia, il trasferimento rischia di annullare i progressi fatti, obbligando queste persone a ricominciare da zero.

Maurizio Zaccardi, direttore della struttura, ha sottolineato come la permanenza in un contesto qualificato abbia permesso agli ospiti di immaginare un futuro migliore. Ha anche ricordato di aver presentato una manifestazione d’interesse per ampliare il centro di accoglienza straordinario già presente sul territorio, proposta che avrebbe potuto evitare l’attuale situazione. Nonostante la prefettura avesse confermato l’idoneità della struttura per l’accoglienza, il Comune di Sulmona non avrebbe comunicato in tempo utile questa disponibilità, lasciando così spazio al trasferimento imposto.

Dal canto suo, il Comune ha ribadito che la gestione dell’accoglienza è di competenza esclusiva della Prefettura e che l’ente ha comunque garantito interlocuzioni con Regione e Prefettura per sostenere la continuità dell’ospitalità presso l’hotel Manhattan. Resta il fatto che il mancato coordinamento tra le istituzioni ha generato una situazione di stallo che colpisce direttamente i rifugiati, i quali temono di perdere ciò che sono riusciti a costruire in questi anni.

Anche il mondo scolastico di Sulmona si è mobilitato per sostenere gli ucraini. Presso la scuola “Lombardo Radice Ovidio”, insegnanti e famiglie hanno avviato una raccolta firme per impedire il trasferimento degli alunni, ricordando l’impegno profuso durante l’estate per insegnare loro la lingua e prepararli all’ingresso in classe. Questo lavoro rischia ora di essere vanificato.

La vicenda ha suscitato indignazione tra gli ospiti dell’hotel, alcuni dei quali sono scoppiati in lacrime alla notizia del trasferimento. Tra loro c’è Dacia, una bambina di 12 anni che aveva trovato una nuova normalità tra scuola e danza, e Kateryna, un architetto che stava ricostruendo la propria vita a Sulmona. Per molti, lasciare Sulmona significa abbandonare una seconda casa e affrontare nuovamente l’incertezza del futuro.

Maurizio Zaccardi ha inviato lettere alle più alte cariche dello Stato, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, per chiedere un intervento che possa evitare il trasferimento. Gli ospiti del Manhattan Village sperano che questa mobilitazione possa convincere le istituzioni a rivedere la decisione, consentendo loro di continuare il percorso di integrazione e di mantenere intatta quella che definiscono la “grande famiglia del Manhattan”.

 

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