PERSONALE PENITENZIARIO INSUFFICIENTE, DURA PROTESTA DEL SAPPE
All’indomani dell’ incontro con il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, svoltosi a Roma, la Segreteria regionale del Sappe esprime vivo rincrescimento per l’ulteriore occasione perduta di risolvere le annose problematiche degli Istituti detentivi regionali. E’ stata formulata la proposta di ripartire 66 unità, delle 272 conferite al Provveditorato, comprendente non solo l’Abruzzo, ma anche il Molise e, soprattutto, il Lazio. “Deve essere evidenziato che, in attesa del ripristino della sede di Pescara, l’attuale struttura provvedimentale è la più vasta d’Italia, ma non ha conseguito una attribuzione di personale proporzionata e adeguata da parte del DAP ( Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria) – spiega Giuseppe Ninu, segretario regionale del Sindacato Sappe – Solo con le pressanti sollecitazioni del Sappe, motivate da inconfutabili dati oggettivi, il Provveditore ha lievemente ritoccato l’iniziale formulazione con l’incremento da 66 a 71 componenti, di cui, delle ulteriori 5 figure, 3 saranno attribuite a Lanciano e 2 a Sulmona.
In particolare, Sulmona riceverà dalla mobilità ordinaria, 24 unità, ripartite in 17 uomini e 7 donne che, negli intenti del DAP, dovrebbero essere funzionali alla concomitante apertura del nuovo Padiglione, prevista con atto formale per il prossimo mese di febbraio”. A tal proposito, il Sappe Abruzzo ha contestato
“l’incongruenza e il velleitarismo della decisione, poiché i numeri stabiliti sono
offensivi in quanto esprimono una entità palesemente inadeguata per l’enormità della struttura da gestire”. “L’organico previsto per Sulmona è di 223 tra Agenti e Assistenti, di cui effettivamente presenti 171 a fronte di una carenza accertata di 52, mentre le 24 nuove figure ipotizzate si ridurranno a sole 10, giacché 10 saranno immediatamente impegnate nel Corso Sovrintendenti, ossia un ruolo superiore con mansioni diverse, e 4 prossime alla quiescenza. E’ possibile gestire il nuovo Padiglione con sole 10
nuove unità?” sottolinea Ninu. “E’ doveroso rammentare che il Capo del DAP e il Capo del Personale, in visita nei mesi scorsi a Sulmona, si impegnarono a dar sèguito alle proposte di tutte le Organizzazioni sindacali di trasferire i detenuti nei nuovi Padiglioni al fine di consentire la ristrutturazione delle attuali sedi, manifestamente contrarie, per le insostenibili contingenze strutturali, all’espiazione dignitosa della pena – continua l’esponente sindacale- Anche il Sottosegretario Andrea Del Mastro Delle Vedove, in occasione dell’ultima presenza negli Istituti, ebbe modo di riscontrare le perduranti e gravissime lacune di personale, accertando la complessità dei servizi da garantire in un Carcere di alta Sicurezza. Prevedibili asserzioni trionfalistiche, da parte di qualunque espressione politica, nazionale o cittadina, ancor più da chi ha in passato ricoperto ruoli ministeriali
apparirebbero fastidiose e offensive, poiché si continua ad eludere l’assunzione di provvedimenti risolutivi, ormai da tempo immemore e si reiterano stolide visite istituzionali al mero scopo di conseguire inconcludenti attenzioni mediatiche”. “Il Sappe, in coerenza con la tradizione di esclusiva salvaguardia dei còmpiti e dei ruoli istituzionali della Polizia Penitenziaria, ribadisce il proprio incessante impegno a garanzia delle donne e degli uomini in servizio” conclude Ninu.