LA NOTTE MAGICA DI MANOPPELLO COL RECITAL DI BELLUCCI E FRATTAROLI

di Luigi Liberatore – Ho provato e riprovato a scrivere. Se avessi dovuto farlo nei tempi in cui per fissare le proprie idee, dare spazio ai sentimenti o aprirsi alle provocazioni dello spirito si aveva solo carta e penna, non so quanto inchiostro avrei speso e quanti fogli avrei spiegazzato. Ho provato e riprovato sempre pensando di fare brutta figura, innanzitutto con me stesso, non sapendo come iniziare a descrivere l’evento di sabato sera a Manoppello nella ex chiesa di San Lorenzo costruito su parole e musica da Ennio Bellucci e Beppe Frattaroli. Ancora adesso, mentre scrivo senza sapere come far vivere a chi legge le emozioni suscitate da quel felice incontro tra un giornalista e un musicista, mi accorgo della difficoltà di riferire sensazioni che si possono provare solo se consumate di persona. Le parole e la musica, quando vengono intrecciate così come hanno saputo fare sabato sera Bellucci e Frattaroli, si posano lievemente sullo spirito di ognuno e penetrano nell’animo facendo lievitare percezioni difficilmente descrivibili. Ennio Bellucci? Sento che è riduttivo appiccicargli il distintivo di giornalista perché quando esercitava la professione per la RAI lo ritenevo un professionista contro corrente in quanto i suoi servizi lasciavano il segno, un imprimatur di eleganza sempre, perfino quando la cronaca, quella nuda e cruda, sfuggiva ad ogni manipolazione. Ha saputo descrivere in anni e anni ogni angolo d’Abruzzo col rigore minuzioso del cronista e la dolcezza espressiva del poeta. I suoi “pezzi” avevano sempre un sottofondo musicale, per questo si capisce il legame stretto con Beppe Frattaroli. Beppe Frattaroli? Bisogna possedere categorie dell’animo speciali per seguirlo, tuttavia l’incanto delle sue note sanno penetrare anche nel mondo ruvido di chi non ha particolari inclinazioni per l’ascolto della musica. Musicista e poeta mi vien da definirlo. Sapete cosa io abbia pensato del loro recital di sabato sera a Manoppello? Che le parole e la musica lievitassero nella ex chiesa di San Lorenzo e che man mano uscissero dalla cupola bellissima per perdersi nell’etere in forma di messaggio universale. Che volete, con Bellucci e Frattaroli è facile sognare e Manoppello ha vissuto una serata incantevole.

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