SULMONA, A RISCHIO L’EVENTO NAZIONALE FOLK A CAUSA DELLA CADUTA DELL’AMMINISTRAZIONE
Sulmona potrebbe perdere l’opportunità di ospitare l’evento nazionale “Italia e Regioni” 2025, promosso dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari (FITP), un appuntamento che celebra la diversità regionale, locale e storico-culturale attraverso l’incontro di numerosi gruppi folk provenienti da tutta Italia.
L’evento, proposto dal dirigente regionale FITP Fidio Bianchi, era stato assegnato all’unanimità alla città di Sulmona, con l’invio di una richiesta ufficiale (prot. N. 28642) il 27 maggio 2024 al sindaco, al presidente del consiglio comunale e all’assessore alla cultura. La direzione nazionale FITP, dopo aver effettuato vari sopralluoghi in città, era rimasta profondamente colpita dalla bellezza e dal patrimonio storico-artistico del territorio.
Incontri preliminari tra il presidente del consiglio Cristiano Gerosolimo e l’assessore alla cultura Alicandri Ciufelli avevano confermato l’impegno dell’amministrazione comunale per ospitare l’evento, tanto che erano già state avviate verifiche sulle capienze delle location individuate.
Tuttavia, l’improvvisa caduta dell’amministrazione comunale e l’arrivo del commissario prefettizio hanno generato incertezza sui tempi e le modalità organizzative. La FITP, per cautelarsi, ha quindi iniziato a valutare un piano alternativo, trovando nella città di Lecce la disponibilità ad anticipare al 2025 l’evento che le era già stato assegnato per il 2026.
Gilberto Bernardi, presidente regionale della FITP, ha dichiarato:
“La speranza è che Sulmona riesca a confermare l’organizzazione dell’evento per il primo weekend di settembre 2025. Sarebbe un’occasione straordinaria per valorizzare il patrimonio culturale e le tradizioni della città. Tuttavia, se i tempi tecnici non lo consentissero, ringraziamo di cuore il presidente Gerosolimo e l’assessore Alicandri Ciufelli per l’impegno profuso e la disponibilità dimostrata”.
Il rischio che Sulmona perda questa importante occasione rappresenta un colpo non solo per la città, ma anche per il territorio abruzzese, che avrebbe avuto l’opportunità di mettersi in luce a livello nazionale. Resta ora da vedere se, nonostante le difficoltà, sarà possibile salvare un evento che rappresenta una celebrazione unica delle tradizioni popolari italiane.