METALMECCANICI IN SCIOPERO: ADESIONE AL 90%, RIFLETTORI SULLA MARELLI

Ha toccato la soglia del 90% l’adesione allo sciopero dei metalmeccanici in provincia dell’Aquila, dove i lavoratori hanno incrociato le braccia per otto ore. La protesta, indetta da Fim, Fiom e Uilm, è stata organizzata per sostenere il rinnovo del contratto nazionale del settore, sottolineando le difficoltà che il comparto sta affrontando.

Particolare attenzione è stata riservata alla situazione della Marelli di Sulmona, simbolo delle criticità che affliggono l’industria locale. Una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali ha partecipato ieri a un sit-in presso la sede dell’Emiciclo all’Aquila, dove i sindacati hanno ribadito le loro richieste e ricordato le principali vertenze in corso. Tra queste, oltre alla Marelli, spicca anche la L-Foundry di Avezzano, un’altra realtà chiave per l’economia del territorio.

Nel corso della manifestazione, è stato consegnato un documento, inviato anche a Confindustria L’Aquila, con cui le organizzazioni sindacali hanno chiesto “una ripresa immediata delle trattative con un atteggiamento di apertura e dialogo costruttivo”. Per quanto riguarda la Marelli, è già fissato per il prossimo 29 gennaio un tavolo regionale, che rappresenta un appuntamento cruciale per discutere il futuro dello stabilimento e delle sue maestranze.

“È necessario un cambio di passo per tutelare i posti di lavoro e rilanciare l’industria metalmeccanica della provincia dell’Aquila”, hanno dichiarato i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm durante il sit-in. “Chiediamo alle istituzioni e alle aziende un impegno concreto per garantire continuità produttiva e certezze per il futuro dei lavoratori”.

La mobilitazione dei metalmeccanici è un chiaro segnale di quanto siano urgenti interventi mirati per scongiurare ulteriori crisi e salvaguardare uno dei settori fondamentali per l’economia locale e nazionale.

 

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