È SCONTRO SULLA GESTIONE DEL “CANALE SAGITTARIO SECONDO”: CONSORZI IN CONFLITTO
Il Canale Sagittario Secondo, come riportato dal quotidiano Il Centro, è al centro di una disputa tra consorzi sulle relative modalità d’utilizzo. Il presidente del Consorzio di miglioramento fondiario, Panfilo Capaldi, denuncia presunte irregolarità da parte del Consorzio di bonifica interno “Aterno e Sagittario” nella gestione del Canale Sagittario Secondo, un’opera storica lunga 12 km, costruita nel 1959 per garantire l’irrigazione ai terreni agricoli tra Anversa degli Abruzzi e Sulmona.
Il canale, la cui origine risale al Regio Decreto numero 669 del 1817, rappresenta un diritto acquisito dai proprietari agricoli della zona da oltre un secolo. Inizialmente gestito dal Consorzio di miglioramento fondiario, nel 1977 è stato dotato di una condotta metallica dal Consorzio di bonifica, con un finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno. Capaldi accusa il Consorzio di bonifica di aver disatteso un accordo, che stabiliva la gestione congiunta dell’opera. “Per cinque anni, il Consorzio di bonifica ha corrisposto un canone d’uso senza un accordo scritto”, spiega Capaldi, “privando il Consorzio di miglioramento fondiario della gestione dei canoni di irrigazione”.
Il Consorzio di miglioramento fondiario rivendica la proprietà esclusiva del canale, mai formalmente ceduta, e ha richiesto una regolamentazione chiara per il suo utilizzo, senza però ottenere risposte. Oltre alla funzione irrigua, il Canale Sagittario Secondo rappresenta un patrimonio storico e culturale, che potrebbe essere valorizzato per il benessere del territorio. Capaldi sottolinea l’importanza di preservare il canale per le future generazioni.
La disputa si è aggravata nel dicembre 2024, quando il Consorzio di bonifica ha utilizzato il canale per alimentare il laghetto “La Fenice”, un’operazione ritenuta illecita dal Consorzio di miglioramento fondiario, che ha inviato una diffida ufficiale chiedendo il ripristino della proprietà privata. Capaldi ha ribadito la determinazione a difendere i diritti del Consorzio, sollecitando un uso responsabile e regolamentato del Canale Sagittario Secondo.
La vicenda potrebbe segnare un cambiamento significativo nella gestione e tutela del Canale, considerato non solo una risorsa agricola, ma anche un patrimonio storico e culturale della Valle del Sagittario.