AGENTE PENITENZIARIO AGGREDITO: “EPISODIO CHE LASCIA IL SEGNO”
Ricoverato all’ospedale di Sulmona, l’agente penitenziario di 54 anni aggredito da un gruppo di detenuti nel carcere del capoluogo peligno ha raccontato alla Tgr Rai Abruzzo i drammatici momenti dell’accaduto: “Avevo chiesto a un detenuto di rientrare in reparto di detenzione perché stava in un posto dove non poteva stare e inavvertitamente mi ha colpito prima al petto poi al volto. Due o tre volte. Fortunatamente c’era un collega che ha dato subito l’allarme e poi sono arrivati anche altri colleghi in supporto”.
Nonostante inizialmente fosse in prognosi riservata, gli esami successivi hanno escluso complicazioni e le sue condizioni stanno gradualmente migliorando. Tuttavia, l’agente ha sottolineato come l’episodio abbia lasciato un profondo impatto psicologico, sollevando serie preoccupazioni sulla sicurezza all’interno della struttura.
ALLARME SUL NUOVO PADIGLIONE
Dal letto dell’ospedale, l’agente ha espresso forti riserve sull’apertura imminente di un nuovo padiglione nel carcere: “Penso che sia molto complicato aprire altri padiglioni in questa situazione perché ci resta molto difficile gestirlo con i numeri che abbiamo con il personale”. Una denuncia che mette in evidenza le già critiche condizioni operative del sistema penitenziario.
“Quello che è successo è un episodio che lascia un segno. Tornare a lavorare con la consapevolezza che questo possa accadere ancora non è incoraggiante”, ha aggiunto, sottolineando il clima di insicurezza che si vive tra il personale.
SITUAZIONE AL LIMITE
Il carcere di Sulmona è già da tempo al centro di polemiche per la carenza di personale e le difficoltà nella gestione dei detenuti. L’apertura del nuovo padiglione, senza un incremento significativo di risorse umane, rischia di aggravare ulteriormente la situazione.
Le parole dell’agente ferito rappresentano un grido d’allarme per un sistema che necessita di interventi immediati da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza degli operatori e una gestione efficace dei detenuti.