ASPETTANDO LA NUOVA AMMINISTRAZIONE
Mancano poco più di cinque mesi e le urne sveleranno chi sarà il nuovo sindaco di Sulmona e come sarà composta la giunta e la nuova assise comunale. Nel frattempo, in città è iniziato il fermento, circolano indiscrezioni, si susseguono voci e si intensificano le visite dei “ big “ regionali. Si parte da due comunicati ufficiali delle forze di centro sinistra e di centro destra, attraverso i quali si ribadisce in sostanza che le coalizioni sono unite e compatte. Il centro sinistra vorrebbe riconfermare Gianfranco Di Piero, che resta la migliore soluzione, e lo invita ad accettare nuovamente la candidatura, unica soluzione possibile questa per tenere uniti tutti, mal di pancia a parte di sinistra italiana. Qualora il sindaco uscente non dovesse accettare sarebbe difficile perfino mettere insieme una coalizione e si rischierebbe la dissoluzione di quella che fu “la gioiosa macchina da guerra” di occhettiana memoria; quella “macchina” che permise di sconfiggere il civismo di area gerosolimiana. Dall’altra parte, la coalizione di centro destra del Presidente Marsilio sembra aver trovato compattezza insieme all’ampia area civica presente in città. Se così fosse e se i numeri non sbagliano il cdx potrebbe tornare a governare il capoluogo Peligno dopo quasi dieci anni, con una probabile vittoria sin dal primo turno. In politica però c’è sempre differenza tra il dichiarato e il pensato e quindi dei mal di pancia ci sono. Non è un mistero, infatti, come Forza Italia, oltre a rivendicare la scelta del candidato sindaco, manifesti quotidianamente stati di malessere contro i civici e Noi moderati. Testimonianza di ciò è l’attivismo di Nicola De Simone, marito del consigliere regionale di F.I. Antonietta La Porta, che è quotidianamente impegnato nella ricerca di una soluzione che permetta di far saltare il dualismo tra centro destra e centro sinistra a favore di un’unica coalizione, allargata a tutti, senza simboli di partito, con a capo Maurizio Gentile oppure il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso. Una sorta di minestrone senza partiti, senza né capo né coda ma solo con una faccia spendibile da utilizzare per rendere credibile il progetto e utile per sabotare i numeri chiaramente vincenti dello schieramento del centrodestra.
Questa volta però Sulmona avrebbe bisogno di un progetto politico serio e chiaro e non di una coalizione costituita sulla indentificazione di un nemico. In tal caso a perdere sarebbe ancora una volta tutta la città.
Progetto serio e chiaro ?
Responsabilità e doveri ?
Sogniamo insieme.
Non si potrà neanche votare per questi inutili esseri politici.