EMERGENZA CARCERE SULMONA: AGGRESSIONI AGLI AGENTI E PROPOSTE PER GARANTIRE SICUREZZA
Un clima di tensione e insicurezza caratterizza il carcere di Sulmona, teatro di gravi aggressioni ai danni del personale di polizia penitenziaria. L’ultimo episodio, avvenuto lo scorso venerdì, ha visto tre agenti aggrediti da un gruppo di detenuti, con uno di loro ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Sulmona. Il 53enne, sottoposto a esami presso il pronto soccorso, è stato trasferito in reparto per le gravi lesioni riportate.
A seguito di questi eventi, il segretario generale del Cosp, Domenico Mastrulli, ha avanzato due proposte per fronteggiare l’emergenza. La prima riguarda l’introduzione del “Daspo penitenziario”, una misura che prevede l’immediato trasferimento dei detenuti facinorosi e violenti in strutture situate su isole detentive, con l’applicazione dell’articolo 14 bis e periodi di isolamento diurno. Questa misura sarebbe accompagnata dal deferimento all’autorità giudiziaria per eventuali reati commessi contro pubblici ufficiali o per la distruzione di beni dello Stato. La seconda proposta consiste nell’impiego dell’Esercito per garantire la sicurezza in determinati reparti detentivi particolarmente problematici.
Anche Mauro Nardella, vice segretario generale della Uil, ha espresso preoccupazione per la situazione nel carcere di Sulmona, sottolineando le difficili condizioni operative in cui il personale si trova a lavorare. Ha evidenziato come rabbia, incredulità e rassegnazione siano ormai sentimenti diffusi tra gli agenti penitenziari, già sottoposti a uno stress quotidiano crescente. Nardella ha inoltre criticato il progetto di ampliamento del carcere con la costruzione di un nuovo padiglione, definendolo una scelta insensata nelle attuali condizioni. Ha annunciato che nei prossimi giorni verrà proclamato uno stato di agitazione, il primo passo di un periodo di mobilitazione volto a sensibilizzare l’amministrazione penitenziaria sulla necessità di interventi urgenti.
Le due organizzazioni sindacali concordano sulla necessità di azioni immediate per garantire la sicurezza sia del personale che della comunità carceraria nel suo complesso, richiamando l’attenzione delle istituzioni su una situazione che appare ormai insostenibile.