SPRAY AL PEPERONCINO E ACCUSE INCROCIATE: SCAGIONATA L’EX COMPAGNA DEL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha archiviato la querela presentata dall’ex comandante della polizia locale di Sulmona, Leonardo Mercurio, nei confronti della sua ex compagna di 50 anni. La donna era stata accusata di molestie, lesioni personali, porto abusivo d’arma e violazione di domicilio. Secondo quanto denunciato dall’ufficiale, la donna, dopo la fine della loro relazione, lo avrebbe pedinato in più occasioni, aggredito con dello spray al peperoncino, dato uno schiaffo e persino forzato la porta della sua abitazione con un calcio.

Tuttavia, il giudice ha stabilito che i primi tre reati non sussistono e che per la violazione di domicilio si configura una situazione di “tenue entità”, tale da non far prevedere una condanna. La donna, assistita dall’avvocato Alessandro Scelli, esce dunque prosciolta da tutte le accuse.

La vicenda giudiziaria non si conclude qui. L’ex comandante Mercurio, oggi trasferito a Scafa, è invece imputato con rito abbreviato per accuse ben più gravi: revenge porn, tentata estorsione, violenza sessuale e simulazione di reato. I fatti contestati risalgono allo scorso anno, quando la donna denunciò di essere stata costretta dall’uomo a firmare un “patto di riservatezza” che prevedeva prestazioni sessuali per saldare un prestito di 800 euro.

Secondo l’accusa, Mercurio avrebbe inoltre minacciato la donna e i suoi familiari di diffondere video privati a contenuto sessualmente esplicito. In un caso, l’uomo avrebbe consegnato una busta contenente i video compromettenti nella cassetta postale della sorella della presunta vittima. Le indagini avrebbero poi portato al ritrovamento di due hard disk contenenti il materiale video nella cassaforte del suo ufficio a Scafa, nonostante Mercurio ne avesse denunciato il furto.

Il processo, che si terrà con rito abbreviato il prossimo 27 febbraio, dovrà chiarire le responsabilità dell’ex ufficiale in merito alle gravi accuse mosse nei suoi confronti. La decisione del giudice di archiviare la posizione della 50enne rappresenta un elemento che potrebbe indebolire ulteriormente la difesa di Mercurio.

 

2 pensieri riguardo “SPRAY AL PEPERONCINO E ACCUSE INCROCIATE: SCAGIONATA L’EX COMPAGNA DEL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE

  • Dispositivo dell’art. 131 bis Codice Penale

    “Nei reati per i quali è prevista la pena detentiva non superiore nel minimo a due anni, ovvero la pena pecuniaria, sola o congiunta alla predetta pena, la punibilità è esclusa quando, per le modalità della condotta e per l’esiguità del danno o del pericolo, valutate ai sensi dell’articolo 133, primo comma, anche in considerazione della condotta susseguente al reato, l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale.”

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