LA “DOLCE” MORTE DI GIACOMO LEOPARDI CON I CONFETTI DI SULMONA

C’è anche un “simbolo” di Sulmona nella vita di Giacomo Leopardi…nelle sue ultime ore. E’ il confetto cannellino. Non è una leggenda infatti ma storia vera, confermata da più fonti concordi. Il poeta di Recanati, in questi giorni “celebrato” nella miniserie in onda su Rai 1, la sua ultima sera avrebbe assaporato, a più riprese, il gusto del tipico e più famoso dolce sulmonese. Il 13 giugno 1837 il poeta era a Napoli, ospite di Antonio Ranieri. La sorella Paolina gli aveva portato dei cartocci di confetti cannellini di Sulmona. Leopardi si alza alle 10, fa colazione con biscotti e cioccolata ma poi sente l’odore dei confetti e ne assaggia uno, poi un altro, poi un altro ancora. Alla fine ne vuota un intero cartoccio. La mattina successiva il poeta esalò l’ultimo respiro. Una dolce morte quella del poeta, vien fatto di dire. Anche nel segno della “poesia”…dei confetti sulmonesi.

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