AGGRESSIONE RAZZISTA A SULMONA: TRASFERTE VIETATE PER 45 GIORNI AI TIFOSI DELLA PRO VASTO
L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha deciso un provvedimento severo nei confronti dei tifosi della Pro Vasto, vietando loro la partecipazione a tutte le trasferte per 45 giorni. La decisione arriva a seguito di un’aggressione a sfondo razziale avvenuta a Sulmona lo scorso 5 gennaio, quando un tunisino di 30 anni è stato brutalmente aggredito da un gruppo di dieci tifosi vastesi, giunti in città per assistere alla partita di Eccellenza tra l’Ovidiana Sulmona e la loro squadra.
L’episodio si è verificato tra piazza Ruggieri e via Japasseri, dove il tunisino stava cercando di spingere un’auto in panne. Il gruppo di tifosi, sceso da quattro pulmini, lo ha circondato insultandolo con epiteti razzisti e colpendolo con calci, pugni e perfino brandendo una spranga che, fortunatamente, non è stata utilizzata. L’aggressione è stata fermata da un poliziotto fuori servizio che, intervenuto prontamente, ha chiamato i rinforzi. Purtroppo, durante l’intervento, anche l’agente è rimasto lievemente ferito, tanto che è stato trasportato in ospedale per le cure del caso. Anche il tunisino, che è stato soccorso dall’ambulanza del 118, è stato ricoverato, ma le sue condizioni non sono gravi.
I dieci tifosi vastesi sono stati identificati dalla polizia e denunciati per lesioni aggravate, con l’ipotesi che l’aggressione possa essere aggravata dal movente razzista. L’indagine della polizia prosegue, con la visione delle telecamere di videosorveglianza e l’esame delle testimonianze raccolte, per ricostruire ogni fase dell’aggressione. Si sta anche indagando su un possibile precedente conflitto legato a un lavoro commissionato dal gruppo al tunisino e non eseguito come richiesto.
A seguito di questo grave episodio, i tifosi della Pro Vasto non potranno seguire la propria squadra nelle prossime tre trasferte. La sanzione si estende dal 26 gennaio, quando la Pro Vasto affronterà il San Salvo in un derby di frontiera, al 23 febbraio, quando sarà la volta della partita contro il Celano. Solo il 9 marzo, a Città Sant’Angelo, i tifosi vastesi potranno tornare a seguire la loro squadra in trasferta.
Il provvedimento ha suscitato reazioni di condanna. I Giovani Democratici della zona vastese e della Valle Peligna hanno espresso sconcerto per l’accaduto. “Seppur non ancora chiaro se quanto accaduto sia un episodio di violenza razzista o un violento scontro nato da tensioni pregresse, le accuse sono gravi e meritano una risposta ferma dalle istituzioni,” hanno dichiarato in una nota. “Siamo certi che le forze dell’ordine e la magistratura stiano lavorando al meglio per ricostruire l’accaduto e per prevenire simili episodi in futuro.”
L’episodio, purtroppo, mette in evidenza la triste realtà di violenze che, seppur non direttamente collegate agli eventi sportivi, danneggiano gravemente l’immagine del calcio e della comunità che vi ruota attorno. La vicenda, infatti, non ha nulla a che vedere con la partita in programma, ma con un semplice battibecco che è degenerato in violenza. Il calcio, ancora una volta, si trova a fare i conti con un triste episodio di intolleranza e odio, che ha compromesso il rapporto tra tifosi e sport.