A SULMONA RIVIVE LA STORIA: VIAGGIO NELLA SCUOLA RIAPERTA
Dopo quasi sedici anni di attesa, il Liceo Classico Ovidio di Sulmona torna a vivere. Gli studenti, emozionati e orgogliosi, sono tornati tra i banchi di uno degli edifici più iconici della città, immerso nel cuore del centro storico. La riapertura segna un momento storico che celebra il centenario della statua di Publio Ovidio Nasone, il centenario di piazza XX Settembre e i secoli di storia dell’ex convento che ospita la scuola.
La dirigente scolastica Caterina Fantauzzi ha accolto calorosamente alunni e personale, sottolineando l’importanza di questo ritorno: “Siamo davvero felici di riaprire le porte del nostro liceo, un luogo che non solo rappresenta un bene storico, ma che oggi, grazie ai nuovi spazi ampi e funzionali, ci permette di rispondere meglio alle esigenze della didattica contemporanea”.
Per Andrea Tirabassi, rappresentante d’istituto, la giornata di ieri è stata memorabile: “Vedere gli studenti così entusiasti di tornare a scuola dopo le vacanze natalizie è stato incredibile. Tornare in questi spazi storici, proprio dietro la statua del poeta Ovidio, ci dà un senso di appartenenza unico. È un onore far parte di questa ripartenza”.
Il progetto, redatto da Domenico Cifani, Paolo Petrella e Ilenia Rico, è stato poi sottoposto alla verifica del professore Antonello Salvatori dell’Università dell’Aquila, incaricato dal Comune. L’intento è stato quello di coniugare sicurezza e conservazione storica. “L’edificio è ora adeguato sismicamente, garantendo la sicurezza di studenti, insegnanti e personale. Al contempo, è stata rispettata l’estetica originaria, dimostrando che è possibile valorizzare il patrimonio storico senza comprometterne l’integrità”, ha spiegato Salvatori.
Non è solo la struttura a rappresentare un legame con il passato. Gabriella Carugno, insegnante di lettere classiche, ha sottolineato il valore formativo degli studi classici: “Il greco e il latino sono strumenti fondamentali per comprendere le radici della nostra cultura e affrontare il futuro con una consapevolezza più ampia. Speriamo che questo edificio rinnovato infonda agli studenti una maggiore determinazione negli studi”.
Anche Marco Cantelmi, vice preside e docente di religione, ha condiviso il suo legame personale con l’edificio: “Questo cortile, come l’intera struttura, è un simbolo di identità per gli ex alunni e per quelli futuri. Rappresenta la storia della nostra comunità e un punto di incontro tra passato e futuro”.
L’intervento di riqualificazione, che ha richiesto un investimento superiore ai sei milioni di euro, è stato elogiato dal presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso: “Abbiamo restituito un pezzo di storia non solo a Sulmona, ma all’intera Valle Peligna. Nonostante i tempi lunghi, la qualità del lavoro e il valore dell’edificio giustificano pienamente l’investimento”.
La riapertura del Liceo Classico Ovidio non è soltanto un momento di festa per la comunità scolastica, ma rappresenta un simbolo di rinascita per l’intera città, dimostrando come tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente.