SULMONA TRA CRISI E RINASCITA: UN 2025 DI SFIDE E OPPORTUNITÀ

Il 2025 si apre con molte ombre e poche certezze per Sulmona e l’intera Valle Peligna, segnando una linea di continuità con un 2024 altrettanto problematico. La comunità si trova a fare i conti con una situazione politica instabile e una crisi industriale che incombe minacciosa, in particolare nel settore dell’automotive.

CITTA’ SENZA GUIDA

La caduta dell’ennesima amministrazione comunale ha lasciato Sulmona senza una guida politica proprio nel momento in cui la città avrebbe avuto più bisogno di leadership e visione strategica. L’anno nuovo si apre con un commissario prefettizio alla guida, un’autorità di transizione che non può sostituirsi al ruolo di una politica attiva e lungimirante. La città, che tornerà al voto tra aprile e giugno, si trova di fronte a una sfida cruciale: ricostruire non solo l’amministrazione ma anche la fiducia nella politica stessa.

CRISI DELL’AUTOMOTIVE

Mentre Sulmona attende nuove elezioni, la crisi industriale che coinvolge la Marelli e l’indotto dell’automotive si fa sempre più pressante. L’assessore regionale Tiziana Magnacca ha recentemente sottolineato la complessità della situazione, evidenziando che non si intravedono soluzioni immediate. Il tanto atteso tavolo di crisi regionale, previsto inizialmente per gennaio, è stato rimandato a data da destinarsi, in attesa degli esiti nazionali del confronto con Marelli e Stellantis.

La Magnacca ha ammonito sull’importanza di una produzione compensativa e sull’opportunità di guardare al settore delle energie rinnovabili, ma ha anche evidenziato le difficoltà legate all’ottenimento dello status di area di crisi complessa per la Valle Peligna. In un contesto nazionale già segnato dalla mancanza di risorse nella legge finanziaria, le prospettive per il territorio appaiono incerte e preoccupanti.

COMUNITA’ DA RICOSTRUIRE

Il primo semestre del 2025 sarà decisivo per gettare le basi di una nuova stagione politica e sociale. Sulmona deve ritrovare coesione e progettualità, superando le divisioni e il livore che l’hanno caratterizzata negli ultimi anni. Sarà necessario un cambiamento radicale, un “punto a capo” per dirla con le parole di Gianni Rodari, che possa segnare una discontinuità rispetto al passato.

La città ha bisogno di una guida capace di costruire, anziché distruggere; di mettere insieme non solo numeri ma anche persone, con un approccio che privilegi il bene comune rispetto agli interessi personali. Le tre consigliere regionali del territorio avranno un ruolo cruciale nel rappresentare gli interessi di Sulmona e nel difendere l’occupazione, ma la comunità intera dovrà fare la sua parte, evitando di cedere alla rassegnazione.

PROSPETTIVE PER IL FUTURO

Nonostante le difficoltà, il 2025 non deve essere l’anno della resa, ma quello della resilienza. Gli ammortizzatori sociali garantiranno un margine di sicurezza per i dipendenti della Marelli almeno fino all’estate del 2026, ma il tempo a disposizione deve essere utilizzato per preparare il terreno a una riconversione industriale e a nuovi investimenti.

Sulmona ha l’opportunità di ripartire, ma per farlo dovrà affrontare il buio con coraggio e unità. Solo così potrà trasformare le difficoltà in occasioni di rinascita e costruire un futuro che non sia semplicemente una sopravvivenza, ma un vero rilancio. Che sia, davvero, un buon anno.

 

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