FINE ERA DI PIERO, IL CENTROSINISTRA ATTACCA IL “MANDANTE” DELL’OPERAZIONE
La caduta dell’amministrazione guidata da Gianfranco Di Piero ha lasciato dietro di sé un clima di forte tensione politica. In una nota congiunta, i rappresentanti di Sbic, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Intesa per Sulmona e Sulmona Libera e Forte puntano il dito contro l’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo, indicato come il mandante dell’operazione che ha portato alla fine anticipata della consiliatura.
“Chi ha accoltellato vilmente la città e l’amministrazione Di Piero ha nove nomi e un unico mandante”, esordisce il documento. Secondo i firmatari, quanto accaduto in Comune è stato il frutto di un preciso disegno politico volto a far tornare Sulmona alle urne nella prossima primavera. “Il manovratore – continuano – è convinto che questa volta la stessa Sulmona che tre anni fa lo ha costretto a ritirare la sua candidatura a sindaco, lo sosterrà senza se e senza ma, forte del sostegno delle sue nove pedine, tre delle quali elette in maggioranza e poi transfughe in opposizione”.
ACCUSE AI NOVE CONSIGLIERI
Nel mirino delle critiche ci sono i nove consiglieri che hanno firmato il documento decisivo per la caduta del sindaco: Caterina Di Rienzo, Maurizio Proietti, Franco Di Rocco, Antonietta La Porta, Vittorio Masci, Teresa Nannarone, Gianluca Petrella, Luigi Santilli e Salvatore Zavarella.
Secondo le forze politiche del centrosinistra, questi consiglieri avrebbero agito più per interessi personali che per il bene della città. “Hanno ordito un ricatto intollerabile, chiedendo al sindaco di rassegnare le dimissioni e minacciando, in caso contrario, di porre fine alla consiliatura con le loro firme. Hanno dimostrato totale assenza di rispetto per la città, tradendo il patto siglato con gli elettori e con le forze di maggioranza”.
LE CONQUISTE DELL’AMMINISTRAZIONE DI PIERO
La nota elenca le principali azioni intraprese dall’amministrazione Di Piero, evidenziando come queste siano state bruscamente interrotte dalla crisi politica:
- Il supporto alle lavoratrici e ai lavoratori della Marelli.
- La restituzione alla città della sede storica del Liceo classico Ovidio.
- L’avanzamento del progetto per la nuova caserma dei vigili del fuoco, ora a rischio trasferimento.
- La pianificazione di una nuova gestione del Cogesa, con interventi per risolvere i problemi ambientali nella frazione Marane.
- L’esternalizzazione del trasporto pubblico, mirata a migliorare il servizio e a ridurre i costi per il Comune.
FUTURO POLITICO INCERTO
I firmatari della nota si dicono determinati a non lasciarsi sopraffare dagli eventi e rilanciano il loro impegno per Sulmona: “Siamo pronti a rilanciare la nostra visione della politica, lontana da chi ha causato tutto questo. I sulmonesi sanno riconoscere chi agisce per il bene comune da chi, invece, trama nell’ombra per interessi personali”.
Per il centrosinistra, con il ritorno alle urne, Sulmona si trova davanti a un bivio: seguire chi ha provocato questa crisi politica o affidarsi a una visione di sviluppo e coesione per la città. I prossimi mesi saranno decisivi per delineare il futuro amministrativo del capoluogo peligno.
I mandanti sono su entrambi i fronti.
E i primi, va candidamente ammesso, erano proprio in casa e sono usciti allo scoperto da subito dopo gli scrutini… I PRIMI TRADITORI!
I secondi hanno fatto il loro gioco all’interno di una scomposta quanto inerme minoranza, contenti dei litigi in maggioranza, ma altrettanto deboli e coscienti nel non poter gestire una così pesante crisi di voti più che di “politica” in caso di elezioni anticipate e se “troppo vicine temporalmente” dalla avuta debacle , quindi si prestava “vigliaccamente e falsamente” a mantenere la giunta comunale in una agonia controllata… semplicemente era e faceva comodo così, l’obiettivo era fare dimenticare ai cittadini la sconfitta elettorale sfruttando i litigi e la non armonicità e capacità dell’attuale amministrazione, preparando il terreno ad una futura sperata rivincita alle prossime elezioni.
In sintesi, a TUTTE QUESTE MENTI POLITICHE DELUSE DI ENTRAMBI GLI SCHIERAMENTI” faceva comodo una situazione del genere, laddove nessuno dei “faziosi politicanti” poteva imporre una propria “presuntuosa e specialmente pretestuosa guida”, e quindi si era obbligati a restare in attesa dello scorrere del tempo, preparando la lista denigratoria da sciolinare nella prossima campagna elettorale… faceva comodo a tutti, TRANNE CHE ALLA CITTÀ…IL CHE NON ERA AFFATTO UN PROBLEMA!
La “CONGIUNTA CONGIURA” ha serrato i ranghi, solo quando costoro hanno notato che nonostante “l’agonia imposta e controllata”, l’amministrazione comunale, in questo ultimo periodo si cominciavano a produrre dei risultati e che ciò poteva dare lustro a Di Piero e la sua giunta e fastidio ai “pretendenti al trono”, e che un proseguimento di successi avrebbe creato SEGUITO nella cittadinanza avida di risultati e che quindi andava immediatamente POSTA LA PAROLA FINE… E COSÌ È STATO!!!
Sono andato a leggere i curriculum di questi signori che vogliono ricandidarsi. Personalmente, ad alcuni di loro, non affiderei nemmeno la gestione di una panchina.
Gli antichi Greci dichiaravano che i Politici erano al servizio della collettivita’ e non che essi se ne potessero servire a loro vantaggio personale …. Ora invece ??? Mala tempora currunt…ripropongo quanto sopra sperando possa servire a qualche riflessione!
Buon 2025 a tutta la redazione di Rete Abruzzo.
Una vecchina ,con il bastone,ringrazia
Almeno il buon senso, non vi candidate, Sulmona merita di più.
Ci sono caduti come dei principianti !!!!
C’era bisogno di aria fresca ma speriamo che ora non si ripetano gli stessi orrori e dimenticanze.
Il divario sociale e politico è troppo largo in città e ci vorrebbero delle persone oneste e preparate per affrontare il futuro.