CAMPUS DELLA CUCINA ABRUZZESE NEL 2026 A CASTEL DI SANGRO, PROGETTO SOSTENUTO DA NIKO ROMITO
Un ambizioso progetto di ricerca e formazione, dedicato alla tradizione culinaria abruzzese, vedrà la luce a Castel di Sangro nel 2026. Con un investimento di circa 7 milioni di euro e in collaborazione con il dipartimento di Scienza e Nutrizione dell’Università Sapienza di Roma, il Campus universitario gastronomico promette di ridefinire il panorama della cucina regionale e non solo.
L’iniziativa è sostenuta dallo chef pluristellato Niko Romito, che in un’intervista rilasciata alla testata enogastronomica Virtuquotidiane.it ha delineato gli obiettivi del progetto. Romito ha spiegato l’importanza di “riscrivere un modello di cucina abruzzese partendo completamente dalla cucina tradizionale”, puntando a “un’attualizzazione di ricette e cucina, quelle di mare, di collina e di montagna, la cucina dei vari comuni, mettendo tutto a sistema e facendo formazione su questo modello”.
Il Campus sorgerà nell’area industriale di Castel di Sangro, lungo la Statale 17, attraverso la riconversione di un vecchio opificio. Il progetto architettonico punta alla sostenibilità ambientale, con l’uso di materiali ecosostenibili e fonti di energia pulita. Su una superficie di 3.700 metri quadrati, saranno realizzati laboratori di ricerca, aule didattiche, un centro di produzione per materiali didattici virtuali e aree comuni innovative. Tra queste, spazi multimediali, aree aperte per sperimentazioni agronomiche e zone per l’apprendimento libero, che affiancheranno i metodi didattici tradizionali.
“Il Campus è l’evoluzione dell’Accademia e si porta dietro tutta l’esperienza che abbiamo maturato in questi anni”, ha dichiarato Romito. “L’idea è quella di mettere a terra una serie di domande che ci stiamo ponendo e il tema che andremo a sviluppare, oltre all’Accademia che trasferiremo in questa nuova sede, è quello della ricerca”.
Riflettendo sull’Abruzzo, lo chef ha riconosciuto il fermento che caratterizza la scena enogastronomica regionale. “Sono contento del successo di tanti nostri allievi”, ha detto, evidenziando come grandi chef come lui rappresentino un modello da seguire per le nuove generazioni.
Il Campus di Castel di Sangro promette dunque di diventare un punto di riferimento per la cucina abruzzese e non solo, puntando alla valorizzazione delle tradizioni culinarie locali e alla formazione di nuovi talenti attraverso un approccio innovativo e sostenibile.