NANNARONE, IL SINDACO FACCIA L’UNICO ATTO POSSIBILE: SI DIMETTA
di Teresa Nannarone – Ho letto che il Sindaco anziché dimettersi ha chiesto a nove consiglieri comunali su sedici di sfiduciarlo. Mi sarei aspettata altro: una presa d’atto del suo ennesimo fallimento, delle comunicazioni sulle sue intenzioni circa il futuro politico cittadino, certo non una sfida. Non so cosa egli intenda esattamente, certo è che “la sfiducia” come atto risolutivo da votare all’interno di un Consiglio Comunale non esiste, esiste la sfiducia politica. E quella c’è già. Perché in tre dalla maggioranza siamo stati costretti ad andare all’opposizione e perché anche chi aveva tentato di sostenerlo facendo il percorso inverso, si è dovuto ricredere. Per quanto mi riguarda lo spartiacque è stata la vicenda mensa, ovvero il tentativo di aggiudicare illegalmente un appalto di 4 milioni di euro al socio di studio del capogruppo del PD. Poi l’assenza costante della Politica di cui hanno preso il posto tatticismi, trame e ricerca di equilibri impossibili. Quindi della mia sfiducia personale il Sindaco può esser certo, e con lui chi ha seguito le mie battaglie spesso in solitaria: dallo scempio di Roncisvalle al caso del mafioso Leonardo Ciaccio, dall’esposto su Cogesa alle innumerevoli interrogazioni e domande di attualità. Questioni dalle quali si è chiamato sempre fuori così come non ha dato seguito, quando ero in maggioranza, alle mie proposte che pure approvava. Credo che il Sindaco non possa dubitare neppure della sfiducia degli altri consiglieri, magari molto meno esposti, ma sempre formalmente in opposizione. Se poi il Sindaco per sfiducia intende lo strumento al quale lui, non solo lui, e alcuni addirittura più volte, ha fatto ricorso, ovvero quello delle firme da apporre contestualmente per far cadere i Sindaci (Ranalli, Federico, Centofanti e La Civita), gli chiedo di emendarsi oggi da quello stesso gesto, compiendo lui l’unico atto possibile per rimettere al centro la famosa Politica: dimettersi. Diversamente quale l’atto per “sfiduciarlo”? Ce lo indichi. Quale altro atto possibile per chi ha creduto di scrivere una storia diversa e invece si è dovuto con amarezza rassegnare all’evidenza che un progetto per il quale si era molto combattuto e molto lavorato, un progetto nuovo, progressista e condiviso dal 70% dei Sulmonesi, è stato imperdonabilmente affidato a mani sbagliate?
… non sono parole e chiacchiere quelle di Teresa Nannarone, ma da persona intelligente qual è, ha capito perfettamente dove si vuole andare a parare…
PAROLE PAROLE PAROLE,
PAROLE PAROLE PAROLE,
SOLTANTO PAROLE.
FATTI ZERO
POVERA SULMONA ME’
Teresa Nannarone le chiacchiere se le porta il vento! Se si deve firmare per sfiduciare il Sindaco come ultima ratio lo farai o no ? Pensiamo di no e rovescerai le solite bacinelle di chiacchiere!!!!