CRISI IN COMUNE: NANNARONE STO ALL’OPPOSIZIONE E RESTO ALL’OPPOSIZIONE
L’amministrazione Di Piero è in carica da 38 mesi e mancherebbero poco più di due anni alla scadenza naturale. Una amministrazione nata per rivoluzionare la politica cittadina ma che ben presto si è rivelata debole e claudicante, con un sindaco che di certo non passerà alla storia per aver assunto decisioni importanti e con il rischio di essere ricordato per non aver lasciato traccia di sé.
Il gioco dell’ipocrisia vorrebbe far ricadere su Gianluca Petrella la responsabilità del fallimento di questa amministrazione ma la realtà è ben altra. Il consigliere subentrato ad Andrea Gerosolimo, ha l’unica colpa di aver offerto la sua ancora di salvataggio, entrando in maggioranza nella fase in cui Teresa Nannarone decise di abbandonarla. Grazie a lui, Di Piero e Di Benedetto hanno potuto continuare la loro avventura. Ora Petrella, dopo aver constatato che la scelta di dare la possibilità alla maggioranza di continuare a governare è servita a ben poco, è tornato sui suoi passi.
Il consigliere delle frazioni per un anno e mezzo ha rappresentato di fatto lo scudo per tutti coloro che avrebbero volentieri evitato nuove elezioni, facendo da ancora di salvataggio per Di Piero ma anche per una parte della minoranza. Oggi, la scelta di Gianluca Petrella, ha fatto venire meno la maggioranza a palazzo San Francesco generando una situazione totalmente nuova e inaspettata per la politica Sulmonese. Chi oggi è in minoranza è costretto a decidere cosa fare.
Petrella ha scelto e subito dopo di lui Zavarella, Di Rocco, Santilli, Di Rienzo e Proietti sono stati estremamente chiari: non ci sono margini per continuare l’avventura, per loro l’unica strada percorribile è rappresentata da nuove elezioni. Per quanto riguarda il gruppo di Fratelli d’Italia rappresentato in consiglio da Fratelli d’Italia, il coordinatore Mauro Tirabassi ha fatto sapere che il suo rappresentante è pronto a firmare le proprie dimissioni da consigliere comunale così come aveva già fatto nel corso dell’ultima crisi. Restano Forza Italia con Antonietta La Porta e l’ex presidente del partito democratico Teresa Nannarone. Per Forza Italia si è espresso più volte il coordinatore Lorenzo Fusco dicendosi contrario a questa amministrazione guidata dal sindaco Di Piero “incapace di fare politica. L’unica cosa logica sarebbero le dimissioni del sindaco”.
“Per quel che mi riguarda la coalizione Liberamente Sulmona è finita il giorno dopo il risultato elettorale con le scelte scellerate fatte dal sindaco e da Mimmo dí Benedetto. Sto all’opposizione e lì rimango”, ha detto in maniera chiara Nannarone escludendo categoricamente un suo rientro in maggioranza.
A questo punto, la cosa più logica sarebbe che il sindaco rassegnasse le dimissioni. Non ha più i numeri per governare e andare avanti solo per il gusto di farlo significherebbe fare del male alla Città. In queste ore la maggioranza è impegnata in un drammatico confronto per verificare se esistono possibili soluzioni a una crisi che, ogni ora che passa, appare sempre di più senza vie d’uscita. I certo il sindaco non è più padrone del suo destino che è tutto nelle mani dell’opposizione: se vogliono, i nove consiglieri di minoranza possono mettere la parola fine a questa amministrazione già dal 30 dicembre quando subito dopo il consiglio comunale, potrebbero raggiungere l’ufficio del segretario comunale e firmare tutti insieme le proprie dimissioni.
Lo faranno?
IL GIOCO DELL’IPOCRISIA, in questa corta frase è racchiuso tutto il pensiero di questo articolo.
I giochi (politici) sono iniziati da subito e l’ipocrisia (sempre politica) è ciò che ha minato questa amministrazione.
Le azioni e i frutti di tutto ciò sono noti a noi tutti ed è del tutto inutile continuare a mescolarli.
Basterà ricordarsi i nomi di costoro per non sbagliare nuovamente e condannare nuovamente la città.
Tutto il resto è un puro quanto inutile esercizio.
Non vedo perché il Sindaco debba dimettersi. Semmai, sono i componenti dell’opposizione che dovrebbero votare (o firmare) la sfiducia nei confronti del Sindaco. Ognuno di loro deve metterci la faccia e decidere di far tornare i cittadini di Sulmona a votare e nel frattempo commissariare il Comune. Così finisce anche questo squallido balletto dei “civici”.
E vattn a Bugnar
… sta bene a Sulmona, ama parlare chiaro e vi si beve a tutti quanti…