LICEO OVIDIO: MARSILIO, CARUSO E DI PIERO “OSCURANO”IL VESCOVO E L’EX SINDACO CASINI

di Luigi liberatore – In tre al taglio del nastro: Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, il presidente della provincia, Angelo Caruso, e il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero. La preside del liceo classico Ovidio era di fianco per necessità e non per scelta. Una regìa ortodossa, dunque, come cerimoniale ossequioso nel rispetto del potere temporale. D’Altronde non poteva essere diversamente sennò quell’immobile che da quindici anni aspettava di essere rimesso nel pieno godimento dei liceali di Sulmona e della stessa città di cui ha rappresentato un simbolo, sarebbe restato orfano del battesimo di ritorno. E non è stato facile schierare i triumviri al taglio del nastro. Marco Marsilio, che è padrone di casa in ogni angolo della regione, stava sulle sue rispetto al presidente della provincia, Angelo Caruso, responsabile della edilizia scolastica. Marsilio non deve aver perdonato a Caruso lo sgarbo di qualche settimana in occasione della inaugurazione della piscina a Castel di Sangro. Lì c’era D’Alfonso e si sa che Marsilio soffre di quella “sindrome”. Coi due ci stava il sindaco Di Piero che politicamente è lontano da entrambi ma quando si tratta di “sforbiciare” si sa che va a braccetto pure con Lucifero, e poi era di casa.Dunque in tre che a malapena si guardavano in faccia. Meno male che in seconda battuta c’erano due personalità di rango che sebbene “oscurati” hanno offerto una lettura pregevole per la inaugurazione dello storico presidio scolastico. Il vescovo ha parlato, facendo riferimento al liceo, dei gesuiti (aia…) come primordiale insediamento culturale a Sulmona; poi l’ex sindaco della città, Anna Maria Casini, ha ripercorso le tappe del recupero dell’immobile il cui progetto nasce proprio con la sua amministrazione. L’ex liceale, spogliandosi di ogni merito, aggiunge levità alla inaugurazione forse perché libera da ogni condizionamento politico. Una occhiata al resto. Spicca l’avvocato Vittorio Masci, con un borsalino (se non sbaglio) dal taglio classico. Ci sta bene. Poi l’assessore Alicandri Ciufelli cui non par vero di poter issare con gli studenti la bandiera quasi che la iniziativa potesse revisionare in difetto la sua anagrafe. Ci sono consiglieri regionali e consiglieri comunali mischiati nella folla delle grandi occasioni, anonimi plaudenti in piazza XX settembre. E poi lui, Ovidio, pensoso come sempre…

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