LICEO CLASSICO RIAPERTO, MA RESTANO I NODI IRRISOLTI DEL GRAN CAFFÈ E DELLA BIBLIOTECA
Il Liceo Classico di Sulmona ha conosciuto una nuova primavera, attirando ieri l’attenzione di numerosi cittadini che hanno visitato aule e ambienti con entusiasmo. Tuttavia, altre parti del complesso non godono della stessa vitalità. Resta chiuso infatti lo storico Gran Caffè, teatro del celebre film di Monicelli “Parenti Serpenti”, da molti rievocato nel periodo natalizio. Resta chiusa, ovviamente, anche la biblioteca comunale di piazza Salvatore Tommasi. Al momento non sono stati ancora trovati i fondi per adeguare il sistema antincendio. Mancano le condizioni di sicurezza sotto questo punto di vista nella biblioteca che, però, è stata oggetto sia dei lavori di adeguamento sismico, sia di un restauro dell’immenso patrimonio librario che in essa era custodito. Centinaia di testi, alcuni molto antichi (tra cui delle Cinquecentine) che nel marzo dello scorso anno vennero prelevate dalla Frati e Livi di Bologna e curati. Il sindaco Gianfranco Di Piero ha sottolineato la necessità di affrontare con decisione il problema per il 2025, oltre a intervenire sulle altre scuole ancora chiuse, siano esse di proprietà comunale o della Provincia.
Altro problema riguarda il degrado urbano con piazza Tommasi spesso scambiata per orinatoio o, peggio ancora, per luogo di spaccio. Per lo storico bar invece non è pervenuta al momento alcuna offerta. Qualche segnale di attivismo arriva da corso Ovidio, a pochi metri da piazza XX Settembre, dove un altro storico locale, il bar Di Marzio, cambia pelle e gestione. A rimetterlo in piede, inaugurando un nuovo corso, è stato Marco Gerosolimo, un giovane sulmonese che ha accettato la sfida.
Il gruppo territoriale del Movimento Cinque Stelle ha espresso una forte critica verso il Presidente Marsilio, invitandolo a mobilitarsi per tutelare i diritti dei lavoratori della Marelli di Sulmona e della Sodecia di Raiano, affinché la loro voce venga ascoltata e le loro esigenze finalmente considerate. Hanno evidenziato come sia inaccettabile che il Presidente preferisca partecipare a eventi cerimoniali, come il taglio del nastro per la riconsegna alla città dell’edificio storico del Liceo classico, anziché affrontare le urgenti problematiche lavorative che affliggono la comunità. Un affondo duro che invita Marsilio a non ignorare gli operai della Marelli e la relativa vertenza.
In piazza Salvatore Tommasi, a proposito di biblioteca comunale, fu consumato uno degli episodi più incomprensibili che hanno caratterizzato la storia della nostra amata città. Qualche anno fa, in seguito a dei lavori, venne riportato casualmente alla luce, a qualche metro di profondità dal piano stradale, un enorme e meraviglioso mosaico di epoca romana. Una straordinaria testimonianza del passato e dello splendore di cui la nostra sorprendente città godeva anche in quel periodo storico. Personalmente ebbi la fortuna di vederlo direttamente; una meraviglia talmente ben conservata che sembrava essere stata realizzata il giorno prima.
Ma tutto questo non fu sufficiente per convincere, chi di dovere, a dare a quel posto la dignità che avrebbe meritato. Tonnellate di terra e una improbabile soluzione di arredamento urbano riconsegnarono all’oscurità un vero e proprio gioiello nel silenzio e nel disinteresse generale.
Non ho ben capito le motivazioni di una tale decisione; immagino, come al solito, la mancanza di fondi che per questa città si fa sempre tanta fatica a reperire.
Un vero peccato..